Agli Emmy vincono “The Pitt”, “The Studio” e “Adolescence”
Noah Wyle miglior attore drammatico, il 15enne Owen Cooper fa la storia come più giovane premiato di sempre


Serata di sorprese e conferme alla 77ª edizione degli Emmy Awards, che ha visto trionfare tre titoli molto diversi tra loro, capaci però di catalizzare l’attenzione della critica e del pubblico.
Il riconoscimento più atteso, quello per la miglior serie drammatica, è andato a The Pitt, al suo debutto stagionale. Ambientata tra le corsie di un pronto soccorso iperrealistico a Pittsburgh, la serie ha avuto la meglio sul favorito Severance, che arrivava forte di 24 candidature con la sua seconda stagione già considerata cult. A suggellare il successo dello show, l’interpretazione di Noah Wyle, premiato come miglior attore protagonista in una categoria che vedeva in lizza anche Sterling K. Brown.
Sul versante comedy, a imporsi è stata The Studio, produzione Apple TV, che ha portato a casa quattro statuette, tra cui quella di miglior serie comica. Grande protagonista Seth Rogen, premiato non solo come interprete, ma anche per la scrittura e la regia dello show.
Ma il vero exploit della serata è arrivato con la britannica Adolescence, che ha superato le aspettative conquistando sei Emmy, compreso quello di miglior miniserie. A sorprendere il pubblico è stato soprattutto il quindicenne Owen Cooper, incoronato miglior attore non protagonista e divenuto così il più giovane vincitore nella storia degli Emmy.
Una cerimonia che ha celebrato la freschezza delle nuove produzioni e ha segnato un passaggio generazionale, capace di unire l’esperienza consolidata di veterani come Wyle con l’esordio folgorante di giovani talenti destinati a segnare il futuro della televisione.