Alessio Crociani domina la Senna: il triatleta riminese racconta la sua Olimpiade

Alessio Crociani rivive la sua esperienza parigina: protagonista assoluto nella frazione nuoto

A cura di Riccardo Giannini Redazione
08 agosto 2024 06:15
Alessio Crociani domina la Senna: il triatleta riminese racconta la sua Olimpiade -
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Di Riccardo Giannini

Il riminese Alessio Crociani, a soli 22 anni, ha vissuto l’emozionante sfida delle Olimpiadi di Parigi. Il triatleta ha preso parte alla gara individuale del 31 luglio, piazzandosi trentesimo con il tempo totale di 01:48:19.

Podio lontano, il terzo Léo Bergere ha tagliato il traguardo in 1 ora, 43 minuti e 43 secondi, la medaglia d’oro Alex Yee in 1 ora, 43 minuti e 33 secondi. Ma rimane l’esperienza indimenticabile e l’eccellente risultato nella frazione di nuoto: Alessio è infatti uscito dalle acque della Senna per primo, completando la frazione in 20 minuti e 10 secondi.

Il piano di gara era chiaro: sfruttare la “collaborazione” del gruppo di testa in bicicletta, per risparmiare un po’ di energia e conquistare un gap importante sugli inseguitori da sfruttare nella frazione della corsa. Cinquantadue minuti e 32 secondi il tempo di Crociani: l’obiettivo non si è concretizzato perché i compagni di fuga hanno adottato una strategia diversa e non hanno collaborato alla tattica di gare del riminese. E c’è stato anche un episodio sfortunato: “All’ultima curva un atleta mi è caduto davanti e mi ha penalizzato. Sono entrato tardi in zona cambio, una volta uscito ero solo, ho cercato di ricucire il gap, ma è stato tutto invano”.

Nello sforzo profuso nell’inseguimento, Crociani ha perso molte energie: “Alla fine sono esploso”, sorride. Trentaquattro minuti e 24 secondi il tempo della frazione di corsa, in totale 1 ora, 48 minuti e 19 secondi.

Nessun rimpianto comunque per il risultato finale: “Forse avrei speso meno energie in bici per tenermi un extra per la frazione finale. Ma mi piacciono le gare d’attacco, farmi vedere”.

A distanza di qualche giorno Alessio è tornato in gara nella staffetta, assieme a Gianluca Pozzatti, Alice Betto e Verena Steinhauser, conquistando un buon sesto posto finale. “Siamo stati in zona medaglie in 3 frazioni su 4, nella quarta abbiamo perso un po’ e siamo usciti dalla zona medaglie”, evidenzia il giovane triatleta riminese, che ha ricevuto la staffetta al nono posto, risalendo fino al terzo: Crociani ha completato il percorso in 20 minuti e 16 secondi, il tempo migliore nella terza frazione assieme al rappresentante del Portogallo (che al traguardo ha preceduto l’Italia).

Alessio Crociani, il nuoto nella Senna e il Villaggio Olimpico

Crociani si è dunque comportato con onore in gara, ma a colpire è anche il suo atteggiamento umile: il triatleta non si è fatto trascinare, diversamente da alcuni colleghi, nel vortice delle polemiche per le scelte del comitato organizzatore.

Partendo dalla scelta della Senna per la frazione di nuoto del triathlon: “Nella mia carriera ho nuotato in posti peggiori. A Sunderland, in Inghilterra, abbiamo fatto la gara in mare dopo la pioggia: sono stato male di pancia una settimana e non sono stato l’unico. Qui zero problemi. L’acqua era controllata dall’organizzazione, avevano un report giornaliero sulla sua qualità. Non ho trovato difficoltà, assolutamente”.

Nessuna criticità neppure per al Villaggio Olimpico: molti atleti infatti hanno lamentato l’assenza di aria condizionata, la scomodità dei letti ecosostenibili di cartone. Crociani non è dello stesso parere: “Forse sono stato fortunato, avendo un appartamento in una buona posizione all’ombra. Ma ho dormito bene, non ho sofferto il caldo. Il cibo? Non era ottimo, ma forse qualche atleta è abituato agli hotel a cinque stelle…”.

Nessuna ombra, dunque, a offuscare il ricordo di una bellissima Olimpiade. “Sono soddisfatto, anche se non a pieno per i risultati: potevo fare meglio. Ma porto a casa una bella esperienza. Un’Olimpiade a 22 anni non è banale. Esperienza d’oro per Los Angeles, il prossimo obiettivo”.

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