Alluvione di settembre 2024, dodici indagati. Sotto accusa dirigenti pubblici e imprese

La Procura di Ravenna contesta negligenze e interventi a rischio. Resta il pericolo di nuovi cedimenti

A cura di Glauco Valentini Redazione
19 dicembre 2025 07:49
Alluvione di settembre 2024, dodici indagati. Sotto accusa dirigenti pubblici e imprese - Due abitazioni danneggiate dall'alluvione in Romagna
Due abitazioni danneggiate dall'alluvione in Romagna
Condividi

La Procura di Ravenna ha notificato 12 avvisi di fine indagine per la terza alluvione che, in meno di un anno e mezzo, ha colpito il territorio ravennate. L’inchiesta riguarda l’evento del settembre 2024 che ha devastato Traversara e Boncellino, nel comune di Bagnacavallo.

Gli indagati sono, o erano, figure apicali a livello locale e regionale della Protezione civile, della Cura del territorio e dell’Ambiente della Regione, oltre a responsabili dei lavori e titolari di ditte coinvolte negli interventi. Il fascicolo, inizialmente aperto per disastro colposo contro ignoti, si è ampliato includendo anche il pericolo di disastro legato alla qualità delle opere realizzate dopo le precedenti alluvioni.

Secondo la Procura, non solo vi sarebbero state omissioni e negligenze nell’esecuzione di opere ritenute necessarie, che avrebbero agevolato l’inondazione, ma persisterebbe tuttora il rischio di nuovi cedimenti. Le conclusioni derivano da una consulenza tecnica affidata dai pm Daniele Barberini e Francesco Coco a tre professori del Politecnico di Milano.

La relazione evidenzia omissioni su strutture considerate prioritarie già da un Piano regionale di 23 anni fa. In particolare, l’asta del torrente Lamone nell’abitato di Traversara era classificata come zona a rischio per il possibile crollo arginale, con “effetti pericolosi per la vita umana e per i manufatti esposti”.

Nel mirino degli inquirenti anche il ricorso sistematico alla procedura di “somma urgenza”, adottata fin dalle alluvioni del maggio 2023, con deroghe al Codice degli Appalti. Diversi interventi così realizzati, secondo i consulenti, presenterebbero rischi di crollo. Restano infine da definire i fascicoli relativi alle prime due alluvioni, anch’essi aperti per disastro colposo contro ignoti.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail