Alta tensione Italia-Ue sulle nomine ai vertici delle istituzioni europee, attese per il Consiglio di domani e venerdì. La premier Meloni alla Camera ha attaccato le intese fatte nei ‘caminetti’ per una maggioranza ‘fragile’ a sostegno di von der Leyen. “Non faccio inciuci con la sinistra né qui né in Europa. Il terzo gruppo al Parlamento europeo è l’Ecr, non i Liberali, la democrazia è un’altra cosa”, ha affermato, rivendicando un ruolo maggiore nelle decisioni. Il vicepremier Salvini ha detto che “l’inciucio Ue è un’offesa all’Italia” e ha chiesto un’alternativa, indicando a Meloni la strada dell’accordo con la destra contro l’asse franco-tedesco. L’altro vicepremier Tajani, del Ppe, ha invitato la premier a “puntare i piedi” in Europa affinché “non si escluda l’Italia dagli accordi”. L’Ungheria, intanto, ha fatto mancare il suo sostegno a una dichiarazione degli altri 26 Paesi dell’Ue che condanna la decisione russa di vietare 81 testate europee in Russia, tra cui alcune italiane.
Alta tensione Italia-Ue: Meloni attacca gli accordi di Bruxelles
Meloni: ‘Non faccio inciuci con la sinistra né qui né in Ue’