Arrestato il trapper Baby Gang con una pistola: fermato in un albergo a Milano

L’indagine coordinata dalla Procura di Lecco porta all’arresto per detenzione illegale d’arma; Baby Gang ora in carcere a San Vittore

A cura di Glauco Valentini Redazione
11 settembre 2025 12:49
Arrestato il trapper Baby Gang con una pistola: fermato in un albergo a Milano -
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Baby Gang, noto trapper già coinvolto in numerosi procedimenti giudiziari negli ultimi anni, è stato arrestato nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Lecco con l’accusa di detenzione illegale di arma da fuoco. Il fermo è avvenuto in una camera di un albergo a Milano, dove il trapper è stato trovato in possesso di una pistola.

L’arresto si inserisce in un’inchiesta più ampia: la Procura di Lecco sta approfondendo la vicenda, vagliando responsabilità e possibili collegamenti con altri fatti criminosi. Al momento, i dettagli restano in fase di sviluppo.

Dopo l’arresto, Baby Gang è stato condotto al carcere di San Vittore, dove rimane a disposizione dell’autorità giudiziaria, in attesa delle decisioni che riguarderanno la custodia cautelare e le eventuali misure da adottare nei suoi confronti.

Le autorità competenti stanno procedendo con gli accertamenti tecnici e probatori necessari: saranno fondamentali le perquisizioni, le testimonianze e gli elementi raccolti per stabilire non solo la responsabilità diretta nell’occultamento o nel possesso della pistola, ma anche se vi siano altri soggetti coinvolti o se l’arma fosse destinata ad altri scopi illeciti.

Il caso si inserisce in un quadro già segnato da diversi procedimenti giudiziari che vedono protagonista Baby Gang, con richieste di interventi da parte della Procura e della forze dell’ordine per fare chiarezza sulla sua attività criminosa. La decisione dell’arresto in albergo a Milano sottolinea come l’azione investigativa stia monitorando non soltanto i fatti passati, ma le situazioni presenti che possono configurare reati gravi.

Si attende nelle prossime ore l’interrogatorio di garanzia, nel corso del quale verranno rese note le posizioni dell’indagato, e il Gip deciderà sulle misure cautelari più idonee.

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