Assente tre anni da scuola per malattia, insegnante e medici sotto processo

Sarà probabilmente una perizia, di un consulente nominato dal Tribunale, a determinare l’esito di un processo che vede imputati per truffa in concorso – aggravata in quanto a danno dello Stato – un’insegnante e due medici, tutti originari di Reggio Calabria. La nomina dovrebbe arrivare nella prossima udienza, fissata per la fine di gennaio 2024.

La vicenda ha per protagonista un’insegnante, che dal 2019 al 2022 era stata incaricata di svolgere supplenze all’Istituto Tonino Guerra di Novafeltria, all’Istituto Tecnico Belluzzi e al Leon Battista Alberti di Rimini: nei tre anni aveva presentato 34 certificati medici a copertura di periodi di assenza.

I certificati, firmati dai due medici a processo, attestavano diverse patologie: una reazione avversa al vaccino anti Covid, la sindrome di Ménière, che provoca attacchi di vertigine, ma anche ascessi dentali, mal di schiena e distorsioni alla caviglia. E un’insufficienza renale cronica. Per curarle, la donna si doveva sottoporre a terapie salvavita. La Procura di Rimini, nelle indagini affidate alla Guardia di Finanza, ritiene invece che le patologie in questione non necessitassero affatto di quelle cure.

Di diverso avviso la difesa – i tre indagati sono rappresentati dagli avvocati Rosa Cilea, Luca Barillà e Domenico Vadalà – che ha presentato la consulenza di un altro medico e certificazioni sulla problematiche di salute della principale imputata. Il legale della donna ha depositato anche la certificazione con la quale la sua assistita ha ottenuto il riconoscimento delle garanzie prevista dalla legge 104 del 1992, a causa di un’invalidità derivante proprio dalle sue condizioni.