Basket, trasferta vietata per i tifosi riminesi. Sindaco Sadegholvaad "no alla logica del coprifuoco"
Domenica si giocherà il derby Forlì-Rimini

Anche il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad interviene sulla decisione della Prefettura di Forlì di vietare l’accesso ai tifosi riminesi alla partita di basket. Domenica prossima si gioca la giornata di ritorno del derby Rbr Rimini – Pallacanestro Forlì 2015. In contrasto con questa decisione anche gli ultras forlivesi, che diserteranno il palazzetto. Nella partita di mercoledì contro Livorno il Barrio di Rimini aveva esposto uno striscione di protesta.

Il messaggio del sindaco di Rimini
Non mi interessa alimentare polemiche politiche, ma quello che sta accadendo nel mondo dello sport italiano, in particolare negli ultimi tempi e dalle nostre parti, merita una riflessione con un’appendice preoccupata.
La decisione della Prefettura di Forlì di vietare la trasferta ai tifosi di RBR per lo storico derby della Romagna dei canestri è solo l’ultimo episodio di una serie che comincia a essere non sporadica. Ricordiamo Pesaro e ricordiamo, passando ad altro sport, il divieto di trasferta a Olbia e Gubbio, disposto nei confronti dei tifosi della Rimini Calcio.
Comprendendo le ragioni di tutti. Dico però che il futuro dello sport, e dico di una società intera, non può essere ascritto alla logica del coprifuoco, del tutti a casa.
Sono ancora vive nella mia memoria le trasferte alle quali io stesso partecipai verso Vigevano, Cesena, Forlì, Pesaro, Bologna. Fanno anch’essi parte del mito di Rimini: un mito non solo sportivo ma identitario. Carovane colorate, festose, di ragazzi insieme agli adulti, di ragazze con la sciarpa biancorossa in curva a festeggiare un canestro o un gol. Mi chiedo: se si riusciva a gestire allora tutto questo come non può essere gestito oggi, considerati anche i progressi tecnologici, logistici, di controllo?
E’ accettabile che isolati episodi, inaccettabili e censurabili sotto ogni punto di vista, penalizzino ormai in maniera sistematica centinaia, migliaia di veri appassionati di ogni età? Se si vuole andare verso palazzetti e stadi vuoti, verso una fruizione dello sport a esclusiva trazione televisiva lo si dica esplicitamente. Ma a quel punto non appassirebbe solo una passione sportiva. Tramonterebbe l’idea stessa di stare insieme, di avere relazioni vere con gli altri. E questo non posso accettarlo.
Spero si possa ripensare al divieto per il derby di Forlì.
