Bidello accusato di violenze su minori e assolto: chiede risarcimento per ingiusta detenzione

Un collaboratore scolastico 39enne chiede il risarcimento dopo essere stato ingiustamente detenuto per adescamento di minori e violenze sessuali.

Tribunale di Rimini - Violenze su minori

Chiederanno un risarcimento per ingiusta detenzione i legali di un 39enne, collaboratore scolastico, finito in un’indagine poi sfociata in due processi per adescamento di minori e violenze sessuali.

L’uomo, difeso dagli avvocati Massimiliano Orrù e Carlotta Venturi, ha trascorso 6 mesi in carcere e 2 mesi agli arresti domiciliari; inoltre per un anno è stato sottoposto alla misura dell’obbligo di firma.

Il primo processo, celebrato a Rimini, si è concluso con quattro assoluzioni, due perché il fatto non costituisce reato e due perché il fatto non sussiste, a fronte di quattro episodi che per la Procura costituivano adescamento di minori. Secondo il teorema accusatorio infatti l’uomo avvicinava ragazzini a eventi di cui erano protagonisti youtuber e influencer, promettendo di farli diventare famosi: diceva di essere inserito nel mondo dello spettacolo e di essere un esperto di montaggio video. Dopo averli conosciuti, iniziava a contattarli quotidianamente per chattare con loro.

Il secondo processo, presso il Tribunale di Forlì, riguardava invece due distinti episodi di scambio di effusioni tra l’imputato e ragazzi minorenni. L’accusa, violenza sessuale, portò a una condanna in primo grado a 4 anni di reclusione, confermata in appello.

I legali hanno fatto ricorso in Cassazione, riscontrando un vizio procedurale nelle indagini sul primo episodio contestato al 39enne, mentre nel secondo caso fu contestata la configurazione dell’atto sessuale, in presenza di baci sulla fronte e sul capo del ragazzino.

La Cassazione ha disposto uno scorporamento del procedimento: per il primo episodio il processo è ripartito, dal Tribunale di Rimini, e si è concluso con l’assoluzione perché il fatto non costituisce reato. Con la revisione dell’appello per il secondo processo è invece arrivata assoluzione perché il fatto non sussiste.

Rispondi