Boeing precipitato, svolta nell'inchiesta: "Motori spenti manualmente in cabina"
L'aereo era decollato regolarmente dall’aeroporto internazionale di Nuova Delhi diretto a Londra

Una svolta clamorosa nell’inchiesta sull’incidente aereo del volo Air India, precipitato lo scorso mese pochi istanti dopo il decollo, causando la morte di 270 persone. I risultati preliminari presentati ieri dall’Aircraft Accident Investigation Bureau indiano escludono guasti meccanici al velivolo, un Boeing 787 Dreamliner, e puntano invece su un’azione umana avvenuta in cabina di pilotaggio.
Secondo quanto emerso, gli interruttori che regolano il flusso di carburante verso i due motori del jet sarebbero stati disattivati manualmente da qualcuno presente in cabina, anche se non è ancora chiaro se ciò sia avvenuto per errore o intenzionalmente.
Gli investigatori stanno ora concentrando le indagini sulle azioni dell’equipaggio nei momenti immediatamente precedenti alla caduta del velivolo. Ulteriori risposte sono attese dall'analisi approfondita della scatola nera, già recuperata e in fase di esame da parte degli inquirenti.
Il Boeing era decollato regolarmente dall’aeroporto internazionale di Nuova Delhi diretto a Londra, ma è precipitato poco dopo il decollo in una zona agricola alla periferia della città, senza lasciare superstiti.
In attesa del rapporto definitivo, gli inquirenti hanno ribadito che nessun malfunzionamento strutturale o tecnico del velivolo è stato finora rilevato, e che le indagini proseguiranno per chiarire con esattezza la dinamica e le eventuali responsabilità.