Calo dei giovani e boom di anziani in provincia di Rimini
I dati presentati al congresso dei pensionati Cisl

Una popolazione sempre più anziana. E’ quanto emerso dai dati diffusi nel corso del quarto congresso dei pensionati Cisl Romagna, che rappresenta oltre 30 mila iscritti sul territorio romagnolo. In tutte e tre le province si è verificato un calo dei giovani nella fascia di età 0-19, passando da 195.014 nel 2012 a 190.431 nel 2022, con un’incidenza sulla popolazione nel 2022 pari al 17,07%. Anche nella fascia 20-64 anni si è registrato un calo, con un’incidenza del 58,12%. Risulta invece significativo l’aumento dell’incidenza della popolazione nelle fasce 64-79 anni e 80 e oltre, passando rispettivamente dal 15,55% al 16,28% nella prima fascia e dal 7,21% all’8,53% nella seconda.
Le proiezioni demografiche al 2042 in Emilia-Romagna delineano uno scenario di riferimento che offre interessanti spunti di riflessione sul futuro demografico in Romagna, con un aumento della popolazione romagnola dell’1,16% (Ravenna -2%, Forlì-Cesena + 0.57%, Rimini +3,4%), ma concentrato soprattutto nelle fasce di età più alte.
In provincia di Ravenna, si prevede una relativa stabilità della popolazione complessiva. Nella fascia di età 0-19 anni si passerebbe da una incidenza attuale del 16,67% al 14,69%, mentre la fascia 20-64 anni passerebbe dal 57,58% al 53,94%. Le fasce 65-79 anni e 80 e oltre aumenterebbero dal 16,50% al 22,12%, primo caso e dal 9,25% al 11,87% nel secondo. Peri Forlì-Cesena, le previsioni indicano una tendenza verso la stabilità della popolazione con un lieve aumento del 0,57%. La fascia di età 0-19 anni si passerebbe dal 17,26% al 15%, mentre la fascia 20-64 anni passerebbe dal 57,90% al 54,28%.
Le fasce 65-79 anni e 80 e oltre aumenterebbero dal 16,37% al 21,06%, primo caso e dal 8,47% al 9,66% nel secondo. Al contrario, nella provincia di Rimini, si prevede un aumento della popolazione complessiva, le previsioni indicano un aumento del 3,4%. Il dato diviso evidenzia che la fascia di età 0-19 anni passerebbe dal 17,32% al 14,69%, mentre la fascia 20-64 anni passerebbe dall’attuale 59% al 54,67%. Anche in questa provincia le fasce 65-79 anni e 80 e oltre che aumenterebbero dal 15,91% al 21,08%, primo caso e dal 7,77% al 9,56% nel secondo.