Caltagirone-Nagel, è scontro aperto su Mediobanca
Il gruppo dell’imprenditore accusa: “Dice il falso”. La replica del ceo: “È tutto vero”

Si accende il duello tra Francesco Gaetano Caltagirone e Alberto Nagel su Mediobanca. Al centro della contesa, alcune affermazioni rilasciate dal ceo di Piazzetta Cuccia durante la conferenza stampa di lunedì, giudicate dal gruppo dell’imprenditore romano come “inesatte, strumentali e infondate”.
Secondo Caltagirone, Nagel avrebbe pronunciato due “oggettive falsità”: una riguardante i presunti acquisti di azioni Mps effettuati dal gruppo “prima e a ridosso dell’assemblea del 17 aprile”, l’altra relativa al prezzo offerto nella procedura di vendita ai blocchi. Il gruppo contesta che tali operazioni siano state presentate in maniera fuorviante per rafforzare una narrazione non corrispondente alla realtà.
La replica di Mediobanca non si è fatta attendere. La banca d’affari ha ribadito che le dichiarazioni del suo ceo sono “del tutto aderenti al vero”, confermando che ci sono stati “significativi acquisti di azioni in vista dell’assemblea di Mps”, sottolineando che la partecipazione del gruppo è stata “addirittura triplicata da novembre 2024 ad aprile 2025”.
Inoltre, Mediobanca precisa che Nagel non ha mai fatto riferimento al prezzo della procedura di Accelerated Book Building (ABB) con cui il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha ceduto una quota di partecipazioni in Mps, smentendo quindi ogni presunta ricostruzione in merito.