Caso Pierina Paganelli, l'inchiesta continua. L'intervista all'avvocato della famiglia
Due anni dopo ancora senza giustizia per Pierina Paganelli


A due anni dall’omicidio di Pierina Paganelli, la donna di 78 anni uccisa con 29 coltellate nel garage del suo condominio in via del Ciclamino 31 a Rimini, il caso resta ancora senza un colpevole definitivo. L’unico imputato è Louis Dassilva, compagno della nuora della vittima, Manuela Bianchi.
Secondo l’accusa, Dassilva avrebbe agito con premeditazione e particolare crudeltà, approfittando dell’oscurità e della solitudine del luogo per colpire. Due fendenti, di cui uno al cuore, sono stati ritenuti mortali. Il movente — ancora oggetto di discussione — ruoterebbe attorno a tensioni familiari e a una relazione extraconiugale che avrebbe incrinato i rapporti tra i protagonisti.
Nel corso di un’intervista, l’avvocato Marco Lunedei, legale dello studio Paganelli, ha espresso il proprio punto di vista sul delicato caso Pierina di Rimini, che continua a destare grande attenzione da parte dell’opinione pubblica.
Secondo Lunedei, la posizione dei due indagati non appare del tutto slegata dai fatti:
“I due soggetti non dimostrano la totale estraneità rispetto all’accaduto — ha dichiarato —, anche se il quadro investigativo resta complesso e in evoluzione. Esistono elementi che rendono plausibile una loro implicazione, ma serviranno ulteriori verifiche per accertare la verità.”
L’avvocato ha poi sottolineato l’importanza di mantenere equilibrio nel giudizio mediatico, ricordando che l’indagine è ancora in corso e che ogni ipotesi deve essere vagliata con prudenza.
“In casi come questo — ha aggiunto — è fondamentale non anticipare conclusioni. La giustizia deve poter lavorare con serenità e nel rispetto delle garanzie difensive.”
Le parole dell’avvocato Lunedei offrono uno sguardo tecnico ma prudente su un’inchiesta che promette nuovi sviluppi nei prossimi mesi.
