Cinque aggressioni in pochi giorni: i capitreno denunciano, 'Viviamo con il terrore'

Il personale ferroviario affronta minacce quotidiane: la richiesta di misure urgenti da parte dei sindacati

A cura di Redazione
11 novembre 2024 06:37
Cinque aggressioni in pochi giorni: i capitreno denunciano, 'Viviamo con il terrore' - Foto di repertorio
Foto di repertorio
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Rosario Ventura, un capotreno di 44 anni, è stato aggredito e accoltellato su un treno a Rivarolo, nel Genovese, episodio che ha evidenziato il crescente problema delle aggressioni al personale ferroviario e agli agenti delle forze dell’ordine. Questi attacchi, spesso perpetrati da individui violenti e disperati, mettono a rischio la sicurezza e la salute psicologica dei lavoratori, soprattutto sulle tratte regionali.

In Emilia Romagna, solo nella Divisione trasporto locale di Bologna, si sono registrate cinque aggressioni in poco più di una settimana. Molti episodi, seppur solo verbali, non vengono denunciati per evitare lunghe indagini interne e possibili controquerele, lasciando i capotreni a vivere con ansia e stress.

L’accoltellamento ha portato a uno sciopero di 8 ore, con i sindacati che richiedono misure urgenti. Riccardo Mussoni della Uil Trasporti sottolinea che è necessario il presidio delle forze dell’ordine sui treni più a rischio, poiché i provvedimenti attuali (come daspo, squadre antievasione e supporto psicologico) risultano insufficienti.

Il problema è aggravato dalla riduzione del personale sui treni e dalla mancanza di controlli nelle stazioni, un tempo gestiti con più risorse e autorità. In passato, il capotreno era una figura rispettata e capace di mediare situazioni difficili, mentre oggi si trova spesso solo, privo di supporti adeguati.

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