Corre 160 chilometri, la forza di volontà di un’estetista: Elena Cupi supera vesciche e dolori alla Maratona del Muro di Berlino
Una competizione che attraversa la storia e la geografia, mettendo alla prova la tenacia e l’audacia degli atleti provenienti da tutto il mondo

Nelle prime luci dell’alba del 13 agosto scorso, Berlino ha assistito a un evento sportivo straordinario: l’epica Maratona del Muro di Berlino. Una competizione che attraversa la storia e la geografia, mettendo alla prova la tenacia e l’audacia degli atleti provenienti da tutto il mondo. Tra i partecipanti c’era Elena Cupi, un’atleta determinata che ha sorpreso tutti con il suo eccezionale sesto posto nella sua categoria e un onorevole 69° assoluto.
Questa sfida di 160 chilometri, quattro volte la lunghezza di una maratona standard, segue il percorso in cui una volta si ergeva il Muro di Berlino. Il tracciato attraversa quartieri, strade e piazze, intrecciando il passato storico con il presente sportivo.
Elena, originaria di Novafeltria e residente a San Marino, ha dimostrato una resistenza straordinaria. “Ho impiegato 21 ore, 20 minuti e 15 secondi”, ha dichiarato con orgoglio, riflettendo la determinazione che l’ha spinta a superare ogni ostacolo.

Elena non è nuova alle sfide, avendo già affrontato la celebre “100 km del Passatore”. La sua passione per la corsa è nata casualmente, quando una sua amica l’ha coinvolta in una routine di allenamenti. Da lì, il desiderio di correre è cresciuto costantemente, portandola a partecipare a gare sempre più impegnative. Prima della gara di Berlino, Elena si è allenata da sola per 100 km sulla ciclabile che collega Mantova al Lago di Garda.
Titolare di un centro estetico a San Marino che richiede molto del suo tempo, ha trovato il modo di bilanciare le responsabilità lavorative con l’intenso allenamento. “È stata una sfida dura, specialmente perché gestisco un centro estetico che mi impegna molto”, ha ammesso, sottolineando le difficoltà di conciliare l’attività sportiva con quella professionale.

L’ultramaratoneta novafeltriese Giacomo Alessi e l’allenatore Matteo Cevoli sono stati fondamentali nella preparazione di Elena per questa sfida. Giacomo, che aveva già partecipato all’evento l’anno precedente, ha condiviso preziosi consigli ed esperienze, mentre Matteo ha fornito la guida professionale necessaria per affrontare una competizione di questa portata.
La gara stessa è stata una montagna russa di emozioni per Elena. Partita con determinazione, ha affrontato crisi e momenti difficili, ma ha trovato la forza nel supporto dell’amica Teresa Giardi, che l’ha seguita in bicicletta. La crisi più dura è arrivata al 124° chilometro, quando una vescica e un dolore alla caviglia hanno minacciato di farla cedere. Tuttavia, con una volontà ferrea e la guida di Teresa, Elena ha superato ogni ostacolo, attraversando i dolori fisici e mentali degli ultimi chilometri fino al traguardo.

Alla fine, Elena Cupi ha dimostrato non solo una straordinaria resistenza fisica ma anche una grande determinazione e passione.