Crosetto: “Trump ha esplicitato che l’Ue non gli serve”

Kallas ribadisce: “Gli Usa restano il nostro principale alleato”. Intanto Musk attacca Bruxelles: “L’Ue andrebbe abolita”

A cura di Glauco Valentini Redazione
06 dicembre 2025 15:19
Crosetto: “Trump ha esplicitato che l’Ue non gli serve” - Il ministro della Difesa Guido Crosetto, foto Ansa
Il ministro della Difesa Guido Crosetto, foto Ansa
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Il dibattito sul futuro dei rapporti tra Stati Uniti ed Europa si riaccende dopo la pubblicazione della nuova Strategia di sicurezza nazionale americana. A commentarla è il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, che in un post su X offre una lettura realista — e in parte preoccupata — dell’evoluzione della politica estera di Washington.

Secondo Crosetto, “la traiettoria della politica americana era evidente già prima dell’avvento di Trump, che ha soltanto accelerato un percorso irreversibile”. Gli Stati Uniti, spiega, sono immersi in una “competizione sempre più difficile, complessa e dura con la Cina”, un confronto strategico che orienta ormai ogni scelta di politica estera e di sicurezza.

In questo quadro, l’ex presidente Donald Trump avrebbe semplicemente reso esplicito ciò che per Crosetto è già realtà: “l’Ue gli serve poco o nulla in questa competizione”. Una frase destinata a far discutere, perché tocca il tema della crescente distanza tra le due sponde dell’Atlantico.

A difesa del rapporto transatlantico interviene però l’Alto rappresentante dell’Ue per la politica estera, Kaja Kallas, che sottolinea come “gli Usa siano ancora il principale alleato dell’Europa”. Una posizione che mira a raffreddare i timori di un disimpegno americano e a ribadire l’importanza della cooperazione tra Bruxelles e Washington.

Sul fronte opposto, Elon Musk — imprenditore spesso critico verso l’Unione Europea — rilancia invece un messaggio provocatorio: secondo lui, “l’Ue dovrebbe essere abolita e la sovranità restituita ai singoli Paesi”. Una dichiarazione che si inserisce nel clima già teso delle relazioni internazionali e alimenta ulteriori polemiche.

Tra analisi geopolitiche, rassicurazioni istituzionali e provocazioni mediatiche, il confronto sul ruolo dell’Europa nel nuovo ordine globale appare destinato a rimanere al centro dell’agenda politica dei prossimi mesi.

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