Danza, ricerca e sostenibilità nella sesta giornata di Santarcangelo Festival

Mercoledì 12 luglio diversi appuntamenti dedicati alla danza e al significato dei gesti del corpo

A cura di Grazia Antonioli Redazione
11 luglio 2023 11:42
Danza, ricerca e sostenibilità nella sesta giornata di Santarcangelo Festival - Sara Sguotti - foto Enzo Rapezzi
Sara Sguotti - foto Enzo Rapezzi
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Mercoledì 12 luglio la danza è protagonista con Sara Sguotti. La performer presenta a Podere Acerboli, alle ore 20.00, S.O.P. – Some.Other.Place.: con questo lavoro, Sguotti cerca di individuare le forme della relazione tra performer, spazio e immaginazione, conducendo lo spettatore in un viaggio dentro la densità della materia e allo stesso tempo in un altrove percettivo e immaginativo. Il corpo danzante si posiziona in uno spazio vuoto che diventa intimo, mutevole: in continuo adattamento percorre un movimento labirintico e potente. Lo sguardo della danzatrice si apre all’immagine e riverbera nella partitura musicale dal vivo di Spartaco Cortesi. Sara Sguotti offre uno sguardo in cerca di una iper realtà, coinvolgendo e portando i passeggeri/spettatori in un processo empatico fra reminiscenza e predizione. Nella scrittura coreografica emergono leggerezza, disorientamento, vitalità, carnalità; un corpo fragile e atletico che agisce cercando coordinate, mirando all’evasione dello spirito attraverso una narrazione privata e femminile.

Giorgia Ohanesian Nardin presenta invece in un’unica replica, mercoledì 12 luglio alle ore 21.00 al Palazzo della Poesia, Գիշեր | gisher, una performance che tocca immaginari legati alla geografia, al corpo, all’identità, all’appartenenza e al conflitto. Filmato e scritto prevalentemente in Armenia – dove nel luglio 2020, al momento del debutto, è ripresa la guerra per l’occupazione del territorio dell’Artsakh da parte delle forze armate azere – comprende in sé l’azione dell’alimentare, del tenere acceso, del bruciare. Il pubblico si siede attorno a un fuoco per ascoltare le voci di 8 artistə invitatə da Nardin. Ci sono immagini che moltiplicano e scompongono la visione chiedendo a chi guarda di orientarsi; ci sono parole, scritte, raccontate, offerte e tradotte ad alta voce.

Tra i più prestigiosi nomi internazionali, il Festival quest’anno accoglie Rébecca Chaillon. La performer, regista e autrice francese debutta alle ore 20.00 presso l’Istituto Molari con Whitewashing, una performance che esplora il potere politico del gesto dello schiarimento della pelle e la tensione ambivalente che vive una donna nera all’interno di una società bianca. Replica giovedì 13 alle 22.30.

Tra crisi climatica e pratiche artistiche: prospettive e collaborazioni. Questo il titolo del talk sul tema della sostenibilità che si svolgerà mercoledì 12 luglio alle ore 15.00 presso il cortile della Scuola Pascucci. All’appuntamento – coordinato da Marta Lovato – parteciperanno Bek Berger – New Theatre Institute of Latvia, Silja Gruner – Auawirleben, Giulia Alonzo – Trovafestival, A Sud, Francesco Suzzi – ricercatore e progettista.

In Piazza Ganganelli, mercoledì 12 alle ore 20.15 quarta e ultima cena di beneficenza sulla grande tavola rotonda, a cura dell’Associazione Tempi di Recupero di Faenza. I protagonisti di questa serata sono Osteria La Campanara, con la chef Alessandra Bazzocchi (Pianetto di Galeata), Abocar Due Cucine, con lo chef Mariano Guardianelli, e i vini di Società Agricola Fondo San Giuseppe (Brisighella) e Villa Papiano Società Agricola (Modigliana).

La serata si conclude a Imbosco, dalle ore 23.00: Velvet Club & Factory torna a Santarcangelo Festival in occasione di Ultrasuoni Rimini, un happening in memoria di Thomas Balsamini all’insegna della musica che per molti è stata la colonna sonora di tante serate e di tante emozioni e che ha acceso per anni le notti dello storico locale riminese. In consolle DJ Elio e DJ Fullnelson.

Nella sesta giornata di festival prosegue Dear Laila, il percorso installativo ideato da Basel Zaraa negli spazi delle ex carceri di Santarcangelo. L’installazione è fruibile individualmente e su prenotazione dalle 16.00 alle 24.00. In Piazza Ganganelli dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 18.30 alle 22.30 continuano le attività curate da Cote Jaña Zuñiga all’interno del progetto The Guxxi Fabrika, esercizio sarcastico che prevede la partecipazione del pubblico nella creazione di prodotti senza apparente valore commerciale. È in programma alle 19.00 presso il Teatro Il Lavatoio la replica dello spettacolo della compagnia Dewey Dell, I’ll do, I’ll do, I’ll do. Alle 21.30 presso il cortile della Scuola Pascucci va in scena la seconda e ultima replica di MANIFESTO CANNIBALE Esercizi di pornografia vegetale realizzato da CollettivO CineticO.

All’info point di Piazza Ganganelli si può acquistare, per l’intera durata del Festival, il kit Sense di Kate McIntosh, un cofanetto contenente oggetti e semplici azioni da sperimentare in ogni momento: tre proposte distinte, ognuna unica e da vivere indipendentemente dalle altre; un’esplorazione olfattiva, un rituale di luci e un gioco di carte illustrate. Una piccola raccolta di stimoli sensoriali progettati per aprire e riorganizzare la percezione degli eventi quotidiani; un invito a lasciarsi sorprendere dalla materialità dei corpi, ad ascoltare, esplorare, giocare con i propri sensi. L’idea è di Samara Editions, un progetto di Eva Neklyaeva, Marco Cendron e Lisa Gilardino che invita artiste e artisti a creare performance in scatola.

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