Fatture false per mezzo milione di euro: indagati due fratelli imprenditori
L’indagine riguarda fatture per operazioni emesse tra il 2018 e il 2021 a favore di un altro imprenditore, un 52enne di origine albanese
Due fratelli italiani di 56 e 55 anni, imprenditori nel settore edile, sono indagati dalla Procura di Rimini per presunti reati fiscali. L’inchiesta riguarda una serie di fatture emesse tra il 2018 e il 2021 nei confronti di un imprenditore albanese di 52 anni, attivo nel settore dei trasporti, anch’egli indagato. L’ipotesi di reato contestata è quella prevista dall’articolo 2 del decreto legislativo n. 74 del 2000, “dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti”. Secondo l’accusa, le fatture sarebbero state completamente fittizie, poiché il 52enne non avrebbe mai dichiarato al fisco i compensi risultanti da tali documenti. Per la Procura, il denaro uscito dalle aziende dei due fratelli, entrambi titolari di ditte individuali e difesi dall’avvocato Alvaro Rinaldi, sarebbe stato così sottratto all’imposizione fiscale. L’indagine ha preso avvio a seguito di otto avvisi di accertamento notificati dall’Agenzia delle Entrate, relativi non solo alle due ditte individuali, ma anche a una terza società di cui il fratello maggiore risulta legale rappresentante. L’imponibile complessivamente sottratto al fisco ammonterebbe a circa 500.000 euro.
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