Dazi, tensioni e diplomazia: l'Ue congela i controdazi, Trump colpisce l'India, la Fed resiste
Bruxelles sospende per sei mesi le contromisure contro gli Stati Uniti. Washington impone tariffe del 25% a New Delhi. Powell resiste alle pressioni sui tassi

L'Unione Europea è pronta a sospendere per sei mesi l'applicazione del pacchetto di controdazi da 93 miliardi di euro contro gli Stati Uniti, inizialmente previsto per il 4 agosto. La decisione non rappresenta un dietrofront definitivo, ma un gesto distensivo in attesa di definire con Washington i dettagli di un'intesa più ampia, che includa anche la delicata questione della digital tax, ancora oggetto di trattativa.
Nel frattempo, l’amministrazione Trump inasprisce i toni e annuncia nuove tariffe del 25% contro l’India. "Abbiamo un grosso deficit. Sebbene l'India sia nostra amica, i loro dazi sono tra i più alti al mondo e le loro barriere commerciali tra le più rigide e odiose", ha dichiarato l’ex presidente. A pesare sullo scenario anche le relazioni strategiche di New Delhi con Mosca, soprattutto in tema di energia e armamenti: “Comprano dalla Russia mentre il mondo vuole la fine della guerra in Ucraina”, ha aggiunto Trump.
Sul fronte interno, l’economia statunitense cresce a un ritmo del 3%, ma il presidente spinge per un allentamento della politica monetaria, chiedendo a gran voce un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve. Il governatore Jerome Powell, però, si oppone con fermezza, ribadendo l’impegno a mantenere il controllo sull’inflazione.
In Italia, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti stima in uno 0,5% l’impatto potenziale delle nuove tariffe statunitensi sul PIL nel 2026. Allo stesso tempo, ha definito "prematuro" l’avvio di misure di compensazione per le imprese, preferendo attendere l’evoluzione del quadro internazionale.