Debiti dei cittadini italiani: a Rimini servono quasi 30 stipendi per estinguere i prestiti

Secondo l'indagine del Sole 24 Ore, la provincia romagnola figura tra le più indebitate: in media servono 29,8 mensilità per chiudere mutui e prestiti

A cura di Grazia Antonioli Redazione
13 ottobre 2025 10:53
Debiti dei cittadini italiani: a Rimini servono quasi 30 stipendi per estinguere i prestiti -
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In Italia un consumatore tipo dovrebbe accantonare in media 17 mensilità di stipendio per cancellare il debito residuo (tra mutui e altri prestiti) e in alcune città, come Rimini, si superano i 29 mesi. È questo il rapporto medio tra i salari e l'indebitamento della popolazione con crediti attivi, elaborato dal Sole 24 Ore e ripreso da Ansa, pubblicato sul quotidiano del lunedì incrociando le retribuzioni provinciali lorde dei dipendenti italiani (a tempo pieno, suddivise in 13 mensilità, Istat 2023) e i valori della mappa del credito estratti da Crif a giugno 2025.

La simulazione parte dall'ipotesi che l'intera retribuzione venga destinata alla chiusura delle pendenze: ne emerge un indicatore di sostenibilità, fermo restando che la rata - per criterio generale - non dovrebbe superare un terzo dello stipendio netto. Le mensilità necessarie per estinguere il capitale - secondo il quotidiano economico - possono arrivare fino a quasi 30 in provincia di Rimini (29,8 mensilità), oppure 27 a Prato e Grosseto. Di contro a Frosinone e Biella ne bastano 13.

Differenze così marcate - viene messo in risalto - riflettono una geografia dell'indebitamento variabile. L'esposizione media residua (cioè la somma dei finanziamenti attivi, ancora da rimborsare) è più elevata, ad esempio, nei territori in cui i mutui sono maggiormente diffusi o i prezzi delle case sono più alti. In Trentino Alto Adige l'indebitamento medio raggiunge i 49.226 euro, in Lombardia si attesta a 40.294 euro.

All'estremo opposto i cittadini della Calabria risultano avere un debito medio pari a meno della metà di quello dei Trentini (19.292 euro), in virtù di prezzi delle case inferiori e di un peso dei mutui sotto la media (ad esempio, a Reggio Calabria rappresentano solo il 10% dei crediti attivi). Anche in Sicilia e Molise l'importo da rimborsare non supera i 22mila euro.

Oltre alla diversa incidenza dei mutui - viene spiegato nell'articolo - la mappa provinciale dell'indebitamento rispecchia anche la differente propensione a fare ricorso ai finanziamenti e la diversa capacità reddituale e di risparmio delle famiglie; incidono pure la tendenza ad allungare la permanenza nella casa dei genitori, la capacità di sostegno finanziario della cerchia familiare e la diversa intensità della ripresa economica sul territorio.

Osservando, invece, la quota di popolazione maggiorenne con almeno un rapporto di credito attivo, la percentuale più elevata si incontra a Livorno (il 76,9% del totale) e resta superiore al 70% a Massa, Cagliari, Lodi, La Spezia, Pisa e Roma. Dal lato opposto si colloca Bolzano, dove solamente il 28,3% della popolazione risulta indebitata, preceduta da Trento (36,6%) e Sondrio (39,6%)

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