Digiunano per Gaza: i sanitari dell’Ospedale Infermi di Rimini in prima linea per la pace
Promossa da Rimini4Gaza, l’iniziativa locale si unisce alla mobilitazione nazionale del personale sanitario contro il silenzio delle istituzioni sul genocidio in corso

Una giornata di digiuno per denunciare il genocidio in corso a Gaza e l’inerzia delle istituzioni internazionali: è il gesto simbolico messo in atto oggi da medici, infermieri, tecnici e operatori sanitari dell’Ospedale Infermi di Rimini, riuniti sotto la sigla Rimini4Gaza.
L’iniziativa si inserisce nel più ampio movimento nazionale che ha già coinvolto sanitari in Toscana e Lazio, e si manifesta attraverso foto condivise sui social con il messaggio “Digiuno contro il genocidio a Gaza” e l’hashtag #digiunogaza. Un gruppo si è ritrovato simbolicamente alle 14:10 all’esterno dell’ospedale per una foto collettiva, mentre altri hanno partecipato online.
“Come professionisti della cura, non possiamo restare in silenzio di fronte alla catastrofe umanitaria nella Striscia di Gaza”, spiegano gli organizzatori. “Il nostro digiuno è un atto nonviolento che dà voce a chi oggi non può più parlare.”
Tra i promotori locali spicca il Dr. Jonathan Montomoli, co-autore della lettera "Break the selective silence on the genocide in Gaza", pubblicata il 30 luglio sulla rivista scientifica The Lancet, insieme a personalità del calibro del professor Roberto De Vogli (Università di Padova), del chirurgo Ghassan Abu-Sittah (Università di Glasgow) e dello storico Ilan Pappé (Università di Exeter).
La lettera ha dato origine alla petizione internazionale "Stop the Silence", che chiede a società scientifiche e accademiche di riconoscere il genocidio in corso e di rompere il silenzio istituzionale. La petizione ha già raccolto oltre 1.600 firme da parte di sanitari e accademici, e più di 6.000 adesioni da cittadini.
I partecipanti all’iniziativa denunciano inoltre l’attacco sistematico al sistema sanitario palestinese, l’utilizzo della fame come arma di guerra e il blocco degli aiuti umanitari. “Il silenzio equivale a complicità. Non possiamo più accettarlo”, dichiarano.
L’iniziativa riminese si pone come un atto di resistenza civile, etica e professionale, in difesa dei valori umanitari e del giuramento di Ippocrate.
Prossimi appuntamenti: 12 agosto, Rimini: evento di sensibilizzazione sul diritto alla salute. 21 agosto, Cesenatico (Stabilimento 49): serata “Voci da Gaza” con Emergency, EducAid, Amnesty International e il prof. De Vogli.