Dimissioni volontarie in calo a Rimini: il primo trimestre 2025 registra un -5,7%

Dopo gli aumenti del biennio 2021-2022, il fenomeno si ridimensiona, coinvolgendo soprattutto uomini italiani tra i 30 e i 50 anni con contratto a tempo indeterminato

A cura di Redazione
18 agosto 2025 11:40
Dimissioni volontarie in calo a Rimini: il primo trimestre 2025 registra un -5,7% -
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L’Osservatorio economico e sociale della Camera di commercio della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini rende noto i risultati relativi al sistema delle cosiddette “dimissioni volontarie”, attraverso l’elaborazione dei dati di fonte INPS. Si tratta di una tipologia di cessazione del rapporto di lavoro che ha avuto una crescita decisa soprattutto nel biennio 2021-2022, per poi ridimensionarsi nei periodi successivi. Gli ultimi dati disponibili, aggiornati al primo trimestre 2025, ne attestano la diminuzione tendenziale nel nostro territorio, che fa seguito al calo, lieve, del 2023 e, più deciso, del 2024. In tale contesto, la dinamica risulta in linea con quella regionale e nazionale. 

Le dimissioni volontarie nell’area Romagna – Forlì-Cesena e Rimini

Nel primo trimestre 2025 (ultimo disponibile), nell’area Romagna (FC-RN), si contano 6.109 cessazioni di rapporti di lavoro dovute a dimissioni volontarie, che rappresentano il 23,3% delle cessazioni totali; la motivazione principale rimane quella del fine contratto (67,3%), seguita, appunto, dalle dimissioni e dal licenziamento (7,0%).

Nel confronto col primo trimestre 2024 le dimissioni volontarie risultano in calo del 6,7%, con una variazione inferiore a quella regionale (-8,5%) e superiore al dato nazionale (-6,2%).

Riguardo agli anni precedenti, il biennio 2021-2022 ha visto crescere il fenomeno delle dimissioni volontarie: nel dettaglio, nel 2021 si è assistito ad un incremento annuo del 41,6%, con l’incidenza, sul totale delle cessazioni, che ha raggiunto il 18,7%, e nel 2022 l’aumento, sull’anno precedente, è stato del 12,8%, con un peso del 18,0%. Il 2023 ha visto calare le dimissioni volontarie dello 0,6% (incidenza del 17,7%), confermato poi dalla flessione del 3,7% nel 2024 (16,7% l’incidenza) e, come detto, da quella nei primi tre mesi dell’anno in corso.

Nel primo trimestre 2025 le dimissioni volontarie, nell’area Romagna, hanno caratterizzato più il genere maschile di quello femminile (60,7% contro 39,3%), più gli italiani degli stranieri (nell’ordine, 70,5% e 29,5%), in particolare la classe di età 30-50 anni (45,5% dei casi) e soprattutto il lavoro a tempo indeterminato (57,1% sul totale delle altre tipologie di lavoro). 

Le dimissioni volontarie: focus provinciale Rimini

Nel primo trimestre 2025 (ultimo disponibile), in provincia di Rimini, si contano 2.587 cessazioni di rapporti di lavoro dovute a dimissioni volontarie, che rappresentano il 16,9% delle cessazioni totali; la motivazione principale rimane quella del fine contratto (74,0%), seguita, appunto, dalle dimissioni, e dal licenziamento (6,9%).

Nel confronto col primo trimestre 2024, le dimissioni volontarie risultano in calo del 5,7%, con una variazione inferiore a quella regionale (-8,5%) e nazionale (-6,2%).

Riguardo agli anni precedenti, il biennio 2021-2022 ha visto crescere il fenomeno delle dimissioni volontarie: nel dettaglio, nel 2021 si è assistito ad un incremento annuo del 44,8%, con l’incidenza, sul totale delle cessazioni, che ha raggiunto il 14,3%, e nel 2022 l’aumento, sull’anno precedente, è stato del 14,1%, con un peso del 13,8%. Il 2023 ha visto calare le dimissioni volontarie dell’1,7% (incidenza del 13,5%), confermato poi dalla flessione del 3,4% nel 2024 (12,4% l’incidenza) e, come detto, da quella nei primi tre mesi dell’anno in corso.

Nel primo trimestre 2025 le dimissioni volontarie, in provincia di Rimini, hanno caratterizzato più il genere maschile di quello femminile (61,1% contro 38,9%), più gli italiani degli stranieri (nell’ordine, 70,0% e 30,0%), in particolare la classe di età 30-50 anni (46,3% dei casi) e soprattutto il lavoro a tempo indeterminato (57,1% sul totale delle altre tipologie di lavoro). 

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