"Discriminazione al contrario": Fratelli d'Italia contesta il progetto turistico Lgbtqia+ in Emilia-Romagna
L’eurodeputato di FdI chiede se il progetto regionale rispetti i principi di uguaglianza dell’UE

Dica la Commissione europea se l’Emilia-Romagna può assegnare ‘patentini’ di ospitalità Lgbtqia+: Stefano Cavedagna, europarlamentare di Fratelli d’Italia, come riporta la Dire, ha depositato un’interrogazione al Parlamento Europeo. “Chiediamo alla Commissione se sia accettabile discriminare gli eterosessuali e le famiglie”, spiega. La questione è quella relativa al progetto della Regione Emilia-Romagna dedicato al turismo Lgbtqia+, una “discriminazione al contrario, che finisce per generare cittadini di serie A e di serie B. Questa discriminazione agli etero ed alle famiglie, è a nostro avviso lesiva dei diritti fondamentali dell’Unione Europea e dei principi di uguaglianza sanciti dai trattati oltre che all’articolo 12 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea che vieta qualsiasi forma di discriminazione”, argomenta Cavedagna. “L’ideologia woke di certa sinistra, che incentiva il Turismo Lgbtqia+, fa sì che i discriminati finiscano per essere gli eterosessuali e le famiglie. Famiglie che popolano la nostra regione specialmente nella stagione turistica. Il fatto che la promozione turistica Lgbtqia+ sia sostenuta con denaro pubblico, è ancora più grave. Proprio per questo motivo ho depositato l’interrogazione”, conclude Cavedagna.