Doppia delusione azzurra a Tokyo

Tamberi e Jacobs fuori dai giochi: lo stadio che li incoronò alle Olimpiadi stavolta li vede eliminati

A cura di Glauco Valentini Redazione
14 settembre 2025 19:29
Doppia delusione azzurra a Tokyo - © Ansa
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Giornata amara per l’Italia dell’atletica ai Mondiali di Tokyo: Gianmarco Tamberi e Marcell Jacobs — entrambi vincitori dell’oro a Tokyo quattro anni fa — non riusciranno a contendere i titoli iridati nello stesso stadio dove firmarono le loro imprese olimpiche.

Nel salto in alto Tamberi è stato eliminato già nella fase di qualificazione, fermandosi su misure lontane dalle aspettative e pronunciate in pubblico con parole dure verso se stesso: «Ho fatto un risultato pietoso. Mi sento uno schifo», ha detto il campione azzurro a caldo al termine della gara.

Sui 100 metri, Marcell Jacobs non è riuscito a centrare la finale: nella sua semifinale ha chiuso in sesta posizione con il tempo di 10”16, insufficiente per proseguire nella lotta per le medaglie. Al termine Jacobs ha confessato l’incertezza sul proprio futuro agonistico, riportando parole di grande franchezza: «Non so se continuare».

La doppia eliminazione lascia l’Italia a riflettere: due atleti che, a Tokyo, divennero simboli di un successo storico — Tamberi co-campione olimpico nell’alto e Jacobs re dei 100 — si sono scontrati oggi con una giornata negativa che interrompe il sogno iridato nello stesso impianto.

Allenatori, compagni e operatori del settore hanno sottolineato come la stagione di entrambi sia stata segnata da alti e bassi: infortuni, rientri e cercate ritrovate di condizione che hanno reso i Mondiali un banco di prova particolarmente severo. La perplessità di Jacobs sul proseguire la carriera apre ora un capitolo che gli appassionati seguiranno con attenzione nei prossimi mesi.

La delusione è palpabile — nelle parole e nei volti — ma non cancella il valore di due vittorie che hanno fatto la storia recente dell’atletica italiana. Ora la squadra azzurra dovrà riorganizzarsi e guardare alle gare successive con l’obiettivo di trasformare questa battuta d’arresto in stimolo per il futuro.

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