Draghi: “Senza Intelligenza Artificiale l’Europa rischia la stagnazione”
Al Politecnico di Milano l’ex premier richiama l’UE a colmare il divario con Stati Uniti e Cina e affida ai giovani il compito di trasformare la politica
All’inaugurazione dell’anno accademico del Politecnico di Milano, una delle università più innovative e internazionalizzate d’Italia — forte del record di 9.000 studenti stranieri nel 2025 — Mario Draghi ha lanciato un forte monito sul futuro dell’Europa. Secondo l’ex presidente del Consiglio e della Banca Centrale Europea, il continente rischia “un futuro di stagnazione” se non sarà in grado di colmare rapidamente il divario che la separa da Stati Uniti e Cina nell’adozione delle tecnologie legate allo sviluppo dell’Intelligenza artificiale.
Draghi ha sottolineato come “le tecnologie siano ancora più centrali” rispetto al passato per garantire prosperità economica e miglioramento del tenore di vita dei cittadini europei. Investire con decisione nell’AI, ha spiegato, potrebbe trasformarsi in un’occasione storica per generare un nuovo ciclo di crescita e innovazione.
Nel suo intervento, l’ex premier ha rivolto un messaggio particolarmente significativo ai giovani, protagonisti della vita universitaria del Politecnico: “Saranno i giovani a cambiare la politica più dei discorsi”. Una dichiarazione che mette al centro delle sfide future una generazione chiamata a guidare la trasformazione tecnologica e sociale dell’Europa, contribuendo in modo determinante a ridisegnare il panorama politico del continente.
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