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Drusilla Foer a Cattolica: per la "Venere Nemica" è subito sold out

Lo spettacolo rilegge la favola di Amore e Psiche e riflette sui grandi temi che attraversano il tempo con una storia che ruota attorno alla figura mitologica di Venere

A cura di Redazione
20 gennaio 2025 10:15
Drusilla Foer a Cattolica: per la "Venere Nemica" è subito sold out -
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Mercoledì 22 gennaio (inizio ore 21, i biglietti sono esauriti) arriva per la prima volta al Teatro della Regina di Cattolica Drusilla Foer con Venere Nemica, una pièce scritta dall’attrice e autrice fiorentina insieme a Giancarlo Marinelli.

Lo spettacolo rilegge la favola di Amore e Psiche e riflette sui grandi temi che attraversano il tempo con una storia che ruota attorno alla figura mitologica di Venere, trasformata e reinterpretata per incarnare riflessioni sull’umanità e le sue complessità.

Venere, dea della bellezza e dell’amore, esiste ancora. Creatura immortale, vive oggi lontano dall’Olimpo e dai suoi parenti, immaturi, vendicativi, capricciosi, prigionieri come la dea stessa nell’eterna bolla di tempo che è l’immortalità. Ha trovato casa a Parigi, fra gli uomini, di cui teneramente invidia la mortalità che li costringe all’urgenza di vivere emozioni, esperienze e sentimenti.

In tempi duri per tutti – in particolare per gli dèi in deficit crescente di fede e consenso – potersi permettere finalmente di vivere nell’imperfezione dell’umano esistere, godendo di debolezze come la moda e il lusso, non è cosa da poco per la nostra immortale eroina.

“Immaginate la mia gioia. Una dea, condannata a vivere nell’eterna umidità del mare, scoprire l’esistenza della messa in piega!”.

Grazie al rapporto con la sua misteriosa e inseparabile cameriera – interpretata da Elena Talenti –  Venere, quasi per gioco, nel momento in cui gli uomini non credono più agli dèi ma agli eroi, ripiomba nel passato: nella storia di Amore, il figlio ingrato e disobbediente, e Psiche, sulla quale Venere – da suocera nemica- riversa tutto il suo rancore di dea frustrata e di madre tradita. 

Nel paradosso feroce e dolcissimo della vita che non risparmia nessuno, nemmeno gli dèi, Venere insieme all’odio scoprirà anche l’amore, un amore infinito e incondizionato per quel figlio che, in fuga dall’amata, torna da sua madre per curare le ferite del corpo e dell’anima.

Ispirato alla favola di Apuleio Amore e Psiche, Venere Nemica rilegge il mito in modo divertente e commovente, declinando i grandi temi classici nella contemporaneità: la competizione suocera/nuora, la bellezza che sfiorisce, la possessività materna nei confronti dei figli, il conflitto secolare tra uomini e dèi.

Il prossimo spettacolo della stagione è in programma venerdì 31 gennaio al Teatro della Regina e si tratta de Il malato immaginario di Molière, portato in scena da Tindaro Granata e Lucia Lavia.

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