Emilia-Romagna prima in Italia per raccolta differenziata. Rimini cresce, ma resta fanalino di coda regionale
Tra le province più virtuose spiccano Reggio Emilia con l’84,4% (+1,1%), Modena all’84,2% (+5,5%) e Forlì-Cesena con l’83,2% (+1,5%)
L’Emilia-Romagna conquista nel 2024 il primo posto in Italia per raccolta differenziata, raggiungendo il 79% e superando per la prima volta il Veneto. Un incremento dell’1,8% rispetto al 2023, perfettamente in linea con gli obiettivi del Piano rifiuti. Lo certifica il Rapporto Rifiuti Urbani 2025 dell’Ispra.
“Un risultato straordinario”, commenta l’assessora regionale all’Ambiente Irene Priolo, ricordando come la regione sia passata dal 72,2% del 2020 e sia già proiettata verso il traguardo dell’80% nel 2025. Un percorso reso possibile dalla collaborazione tra cittadini, Comuni e gestori, e da investimenti in innovazione e qualità dei servizi.
La situazione nelle province: Rimini cresce, ma rimane ultima
L’analisi dei dati provinciali conferma forti differenze territoriali. In cima alla classifica ci sono: Reggio Emilia 84,4%, Modena 84,2%, Forlì-Cesena 83,2%.
Rimini registra un leggero miglioramento, salendo al 69,2% (+0,4%), ma resta la provincia con la percentuale più bassa della regione.
Rimini città: raccolta al 66,8%, ma senza nuovo affidamento del servizio
Tra i Comuni capoluogo spiccano Ferrara (88,3%) e Reggio Emilia (84,5%). Rimini, con 66,8% di raccolta differenziata (+1%), rimane ultima tra le città principali della regione.
Un dato influenzato dalla mancata attivazione della nuova procedura di affidamento del servizio di gestione rifiuti, che ha limitato gli investimenti necessari per far crescere più rapidamente le performance.
Comuni virtuosi e governance del sistema
Cresce anche il numero dei Comuni che superano l’80% di differenziata: 167 (oltre la metà del totale), con 36 Comuni oltre il 90%.
Sul fronte della regolazione, nel 2024 sono stati completati gli affidamenti in 12 dei 19 bacini provinciali, garantendo contratti di lungo periodo con obiettivi coerenti con il Piano regionale rifiuti e bonifiche 2022-2027.
Le frazioni più raccolte
Nel 2024 l’organico resta la frazione più differenziata (37,4%), seguita da: carta 18,9% vetro 8,6% legno 8,4% plastica 8,0% ingombranti 4,4%
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