Energia pulita a passo lento: il paradosso italiano
Negli anni ’60 una centrale nucleare si costruiva in tre anni, oggi ne servono almeno 13 per un parco eolico. Tra burocrazia e ritardi, il progetto Agnes in Romagna attende ancora il via definitivo

Negli anni ’60 l’Italia costruiva una centrale nucleare in tre anni; oggi servono almeno 13 anni per realizzare un parco eolico in mare, come il progetto Agnes al largo di Ravenna. Mentre per il fossile si accelera, le energie rinnovabili restano bloccate da lungaggini burocratiche.
Dei 133 progetti di impianti offshore in attesa di valutazione ambientale, solo tre hanno ottenuto il via libera: due in Romagna e uno in Sicilia. Andrea Bernabini, ideatore del parco Agnes, spiega alla stampa locale che sta attendendo che il governo stabilisca le aste e i prezzi dell’energia. L’Ue ha introdotto tariffe zonali per incentivare il green: più impianti rinnovabili significano bollette più basse. Tuttavia, Agnes, avviato nel 2017, è ancora solo un progetto, e Bernabini ammette amareggiato che, sapendo i tempi, forse non lo rifarebbe.