Eolico, il Mic stoppa le pale di Badia Tedalda: nuova conferenza dei servizi il 30 settembre
Il Ministero della Cultura riapre il dossier: sospeso il via libera della Regione Toscana


Il Ministero della Cultura interviene sul progetto del contestato parco eolico sull’Appennino, previsto tra le alture di Badia Tedalda e il confinante comune di Casteldelci. Il ministro Alessandro Giuli ha convocato per il 30 settembre una nuova conferenza dei servizi che, di fatto, congela il via libera concesso dalla Regione Toscana a fine luglio e frena l’eventuale ricorso al Tar che le istituzioni del versante romagnolo stavano predisponendo.
Al tavolo ministeriale saranno riesaminate le osservazioni e i dubbi sollevati da Regione Emilia-Romagna, Regione Marche, dalle Soprintendenze e da altri enti. Il progetto, presentato per Badia Tedalda, prevede l’installazione di sette aerogeneratori alti 180 metri. Una prospettiva che ha acceso le proteste di cittadini e gruppi ambientalisti, oltre alle preoccupazioni del vicino comune di Casteldelci, che teme pesanti ripercussioni paesaggistiche e ambientali.
Non si tratta però dell’unico progetto in ballo: secondo quanto emerso, sarebbero una decina le proposte di impianti eolici lungo il crinale appenninico fra Toscana e Romagna. L’ultimo, particolarmente contestato, riguarda proprio Casteldelci e prevede dieci pale da 200 metri per una potenza complessiva di 72 megawatt, con ricadute anche sui territori toscani di Sestino e Badia Tedalda.
Il via libera della Regione Toscana, deliberato dalla giunta il 28 luglio 2025, era seguito al sì espresso nella conferenza dei servizi del 9 luglio, nonostante il voto contrario della Soprintendenza per le province di Siena, Grosseto e Arezzo, che aveva motivato il suo dissenso con l’impatto paesaggistico dell’impianto. Ora la palla torna al Mic, chiamato a decidere se confermare o ribaltare le autorizzazioni già rilasciate.