Ex Ilva, il sindaco di Taranto Piero Bitetti si dimette: "Inagibilità politica e minacce da attivisti"
Contestato da cittadini e associazioni per la gestione del dossier sull'acciaieria, il primo cittadino lascia l'incarico alla vigilia di importanti riunioni istituzionali

Il sindaco di Taranto, Piero Bitetti, espressione di una coalizione di centrosinistra, ha rassegnato le dimissioni dopo le contestazioni ricevute da cittadini e associazioni ambientaliste davanti al Palazzo di Città. Le proteste erano legate alla gestione del complesso dossier sull’ex Ilva, alla vigilia di due importanti appuntamenti: il Consiglio comunale previsto per il 30 luglio sull’accordo di decarbonizzazione proposto dal governo e il vertice ministeriale in programma il giorno successivo.
Nella sua lettera di dimissioni, Bitetti ha denunciato una condizione di “inagibilità politica”, attribuita anche ad atteggiamenti che ha definito minacciosi da parte di alcuni attivisti. «Non ci sono più le condizioni per amministrare con serenità», ha scritto il primo cittadino, ringraziando la sua maggioranza e la città per il sostegno ricevuto in questi anni.
Le proteste nascono dall’acceso dibattito sull’ex Ilva, impianto siderurgico al centro di una complessa trattativa tra governo, sindacati e istituzioni locali per la transizione ecologica e industriale. Le associazioni ambientaliste chiedono garanzie più stringenti su salute e lavoro, mentre l’esecutivo punta a chiudere un accordo per la decarbonizzazione e il rilancio produttivo del sito.