Falco contro i piccioni al Mercato Coperto: scoppia la polemica
Associazioni ambientaliste chiedono soluzioni incruente. Slitta l'intervento del falconiere dopo le proteste: «Serve un tavolo tecnico»

È slittato a domenica l’intervento del falco incaricato dal Comune di Rimini per allontanare i piccioni dal Mercato Coperto, dopo le proteste di Lipu e Monumenti Vivi Rimini. Le associazioni criticano la scelta definendola costosa, rischiosa per l’animale e poco etica.
La decisione di ricorrere a un rapace sarebbe nata da una richiesta dell’Ausl, preoccupata per l’igiene pubblica segnalata dagli operatori del mercato a causa delle deiezioni dei volatili.
«Dal 2022 offriamo soluzioni efficaci e non cruente, ma nessuno ci ha mai coinvolti», lamenta Monumenti Vivi. L'assessora al benessere animale, Francesca Mattei, avrebbe confermato che l’utilizzo del falco è legale e previsto anche con predazione.
Anche l’architetto Vitangelo Gravina propone un approccio diverso: «Serve un piano urbano che renda inospitali i luoghi di sosta dei piccioni, evitando soluzioni empiriche». Tra le alternative suggerite: reti, aghi non lesivi e divieto di distribuzione di cibo.