Femminicidio, sì unanime del Senato al reato autonomo. Slitta il voto sul fine vita

Approvato con 161 voti favorevoli il disegno di legge che introduce il reato di femminicidio. La premier Meloni: "L'Italia tra le prime Nazioni a fare questo passo"

A cura di Redazione
23 luglio 2025 19:40
Femminicidio, sì unanime del Senato al reato autonomo. Slitta il voto sul fine vita -
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Il Senato ha approvato all’unanimità, con 161 voti favorevoli, il disegno di legge che introduce il reato autonomo di femminicidio nell’ordinamento giuridico italiano. Si tratta di un passaggio storico, salutato con soddisfazione dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha ringraziato tutte le forze politiche, sia di maggioranza che di opposizione, per il sostegno compatto: “L’Italia è tra le prime Nazioni a percorrere questa strada, che siamo convinti possa contribuire a combattere una piaga intollerabile”, ha dichiarato.

Il testo passa ora all’esame della Camera dei deputati, con l’obiettivo di completare l’iter di conversione in legge entro l’autunno. Il nuovo reato punta a rafforzare la tutela delle donne vittime di violenza, inserendo pene più severe e riconoscendo la specificità della violenza di genere come crimine a sé stante.

Nel frattempo, slitta a settembre il voto sul disegno di legge relativo al fine vita, previsto in Commissione al Senato. Il rinvio arriva all’indomani della morte di Laura Santi, 49 anni, che si è tolta la vita nella sua casa di Perugia. Affetta da una grave malattia neurodegenerativa, Santi aveva registrato un videoappello rivolto ai parlamentari, diffuso postumo, nel quale definiva il disegno di legge “davvero infausto”.

"Non intende regolamentare il fine vita, ma escluderlo. Da esseri umani vi chiedo di bocciarlo", le sue parole, che hanno toccato l’opinione pubblica e riacceso il dibattito sulla libertà di scelta individuale nei casi di sofferenza irreversibile.

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