Fileni, un anno di proteste contro l’allevamento ma il cantiere è andato avanti. L’amarezza dell’ex sindaco

Fileni, le riflessioni dell’ex sindaco di Novafeltria Vincenzo Sebastiani

Il cantiere dell'allevamento Fileni

L’ex sindaco di Novafeltria Vincenzo Sebastiani, in una nota, esprime nuove osservazioni sulla ricostruzione dell’allevamento di polli in località Cavallara di Maiolo, precisando di parlare anche per conto di altri “cittadini sensibili al problema di Fileni in Valmarecchia”.

Lo fa, spiega, a un anno di distanza dal primo grido d’allarme, lanciato su Facebook dallo stesso ex sindaco. “Un anno dopo dobbiamo constatare che nulla è stato ottenuto e i lavori stanno procedendo speditamente secondo il programma Fileni-Maiolo”.

Per Sebastiani è anche tempo di riflessione “sul lavoro svolto dai vari soggetti coinvolti nel tentativo di fermare lo scempio della valle”. Il comitato Per la Valmarecchia, nato nel gennaio 2023, “ha portato all’attenzione dei cittadini della vallata il maxi investimento fino a quel momento sconosciuto ai più”, avviando una mobilitazione sfociata in una raccolta firme con più di 75.000 firme. “Un lavoro impegnativo e massacrante con tutte le istituzioni – Comuni, Unione dei Comuni, Provincia e Regione – contrarie“.

Le “documentate osservazioni presentate ai decisori” non sono servite a bloccare il progetto. “Non sono state nemmeno analizzate”, rileva con amarezza Sebastiani, che accusa le amministrazioni locali, provinciale e regionale di “trincerarsi dietro il parere dei tecnici, dando scontato che siano Vangelo, dimenticando la politica“. Nel dettaglio “il parere dei tecnici è importante ma la decisione è sempre politica”. E le amministrazioni “hanno nascosto un elefante con un fazzoletto da naso”.

Il comitato ha messo in atto azioni mediatiche che però, rileva Sebastiani, “si sono dimostrate scarsamente incisive per il raggiungimento dell’obiettivo del blocco dei lavori che procedono senza soluzione di continuità”.

Non si è neppure concretizzato, argomenta Sebastiani, “il progetto di realizzazione di un tavolo tecnico che avrebbe dovuto esaminare le criticità ed indurre i decisori ad una riflessione”.

“Lo studio della Delibera Regionale – chiosa Sebastiani – ha evidenziato molte criticità che avrebbero pesato in caso di ricorso al Tar, impedito dalla scadenza dei termini legali. Perché questo ingiustificabile ritardo? Chi ha paura della verità?”.

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