Frodi sportive nei campionati giovanili: flussi anomali di scommesse e arbitri corrotti

41mila euro puntati su Benevento-Cesena, gara d'avvio dell'indagine

A cura di Glauco Valentini Redazione
30 ottobre 2025 06:30
Frodi sportive nei campionati giovanili: flussi anomali di scommesse e arbitri corrotti -
Condividi

Il 13 gennaio 2024, il Cesena Primavera, allora imbattuto, perse 3-2 a Benevento in una partita segnata da decisioni arbitrali molto contestate: rigore dubbio, espulsione ingiustificata e un gol decisivo al 97’ su punizione inesistente.

Nei mesi successivi, la Procura Federale interrogò l’allenatore Campedelli e alcuni giocatori, che denunciarono un arbitraggio “pessimo ma in buona fede”. Tuttavia, l’arbitro di quella gara, Luigi Catanoso, è oggi agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta “Penalty”, coordinata dalla Procura di Reggio Calabria.

Secondo gli inquirenti, Catanoso avrebbe fatto parte di un sistema di frodi sportive volto ad alterare partite dei campionati giovanili, in accordo con due imprenditori toscani titolari di un’agenzia di scommesse. Gli arbitri corrotti (fino a 10mila euro a gara) dovevano condizionare i risultati per far vincere determinate puntate, soprattutto su esiti “over”.

Le indagini di Carabinieri e Guardia di Finanza sono partite proprio dal match Benevento–Cesena, dopo la segnalazione di flussi anomali di scommesse: 41mila euro di giocate, di cui il 70% sulla vittoria dei campani, concentrate in vari comuni calabresi.

Oltre a quella gara, sono sotto esame anche Hellas Verona–Cagliari, Sassuolo–Hellas Verona ed Empoli–Lazio (Primavera 1). Il procuratore Giuseppe Borrelli ha precisato che non risultano coinvolti i calciatori, ma un gruppo organizzato di arbitri intenzionato ad allargare il giro anche ai campionati professionistici.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail