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Furti in ville nelle province di Rimini e Pesaro

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Avevano trasformato l’appartamento in un paradiso dell’elettronica con pc portatili, Ipod, Playstation, navigatori satellitari oltre a tre orologi Rolex e vari preziosi per un valore complessivo di 600 mila euro. Tutti rubati ai proprietari di ville nelle province di Rimini e Pesaro che in genere narcotizzavano nel sonno. Sorpresi dai carabinieri di Rimini nel loro alloggio, nella notte fra sabato e domenica sono stati arrestati un albanese di 40 anni e una romena di 21 anni, entrambi pregiudicati. Dopo pedinamenti cominciati nei giorni precedenti fra i comuni romagnoli di Santarcangelo di Romagna, Poggio Berni e Rontagnano, i militari del reparto operativo del comando provinciale di Rimini sono arrivati alla coppia e alla refurtiva nascosta in un alloggio a Rontignano, nel forlivese. All’interno sono stati trovati e sequestrati una decina di gioielli in oro e pietre preziose, tre Rolex, una collana di perle, 13 telefoni cellulari e vari accessori, due computer portatili, un lettore Mp3 e un lettore Ipod, due Playstation, una fotocamera digitale, un navigatore satellitare, una centralina antifurto, due paia di occhiali, 31 confezioni di cosmetici (sottratti qualche settimana fa) oltre a un’auto (Seat Leon) rubata lo scorso aprile a Dello, nel bresciano. Trovati inoltre un coltello a serramanico e vari arnesi per lo scasso. In manette con l’accusa di ricettazione in concorso e possesso di armi atti a offendere e arnesi atti allo scasso sono finiti Aleksander Jaku, pluripregiudicato residente a Santarcangelo di Romagna e Valentina Carmen Sandu, che viveva nell’abitazione usata come deposito della refurtiva. Entrambi si trovano nel carcere di Rimini. Prima e dopo l’irruzione nell’alloggio, i carabinieri hanno scovato, nascosti in posti isolati sulle colline riminesi, altre nove auto di grossa cilindrata come una Porsche Cayennes, due Mercedes (Slk e 320 S), una Bmw 520 e una Subaru Impreza rubata a Cuneo a giugno che conteneva all’interno un televisore e una fotocamera probabilmente rubati anch’essi. Gran parte della refurtiva è stata restituita ai proprietari. (ANSA).

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