Gergiev a Caserta è un caso. Giuli lancia l’allarme: "Propaganda, non arte"

Scontro sul concerto del direttore d’orchestra vicino a Putin

A cura di Redazione
15 luglio 2025 19:17
Gergiev a Caserta è un caso. Giuli lancia l’allarme: "Propaganda, non arte" - Vladimir Putin con Valery Gergiev © Ansa/Epa
Vladimir Putin con Valery Gergiev © Ansa/Epa
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È polemica sul concerto del direttore d'orchestra russo Valerij Gergiev, in programma il 27 luglio alla Reggia di Caserta. La sua esibizione, promossa e finanziata dalla Regione Campania, ha sollevato un acceso dibattito politico dopo l’appello pubblico di Julya Navalnaya, vedova dell’oppositore russo Alexei Navalny, che ha chiesto l’annullamento dell’evento.

Il ministro della Cultura Giuli è intervenuto con toni netti: “L’arte è libera e non può essere censurata. Ma la propaganda è un’altra cosa. Un evento del genere rischia di trasmettere un messaggio sbagliato, soprattutto se finanziato con risorse pubbliche”.

Anche il Partito Democratico e il leader di Azione, Carlo Calenda, si sono detti contrari al concerto, definendo Gergiev “il propagandista dello zar” e chiedendo alla Regione di fare un passo indietro.

Ma il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, respinge le critiche e difende la scelta: “Non intendiamo accettare logiche di preclusione o di interruzione del dialogo. Questo non aiuta la pace”.

Sulla stessa linea la Lega, che attraverso la vicesegretaria Silvia Sardone ha dichiarato: “Impedire a un direttore d’orchestra di portare la sua arte nel nostro Paese ci renderebbe identici a coloro che, a parole, diciamo di combattere”.

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