Giustizia dopo 11 anni: famiglia riminese risarcita per morte da trasfusione
La legge 210/1992 ha permesso il riconoscimento del danno irreversibile

Una famiglia di Rimini ha ottenuto un risarcimento di oltre 77mila euro dall’Ausl Romagna per la morte della madre avvenuta nel 2013, causata da complicazioni post-trasfusionali. Come riporta il Resto del Carlino, grazie alla legge 210/1992, che tutela chi ha subito danni irreversibili da trasfusioni, il Ministero della Salute è stato riconosciuto responsabile per la mancanza di controlli adeguati sul sangue utilizzato. Dopo un lungo iter iniziato nel 1997, la Commissione medica di Padova ha confermato nel 2024 il nesso tra trasfusione e decesso, permettendo alla famiglia di chiudere una dolorosa vicenda. Negli anni Ottanta, pratiche di controllo insufficienti causarono gravi malattie a migliaia di pazienti trasfusi con sangue contaminato.