Guerriglia urbana a Torino durante il corteo di Askatasuna
Scontri con la polizia dopo il lancio di bottiglie e bombe carta. Il governo parla di eversione, polemiche per la presenza di un assessore comunale
Torino è stata teatro di momenti di forte tensione durante il corteo organizzato dai militanti di Askatasuna, lo storico centro sociale sgomberato nei giorni scorsi. In una città blindata dalle forze dell’ordine, la manifestazione è degenerata in scontri quando alcuni partecipanti hanno lanciato bottiglie e bombe carta contro i reparti schierati a presidio del percorso.
La risposta delle forze di polizia è arrivata con l’uso degli idranti e alcune cariche per disperdere i manifestanti più violenti. Al corteo hanno preso parte anche famiglie con bambini e residenti del quartiere Vanchiglia, dove si trova l’edificio ormai sigillato che per anni ha ospitato il centro sociale.
Al termine della manifestazione, i militanti hanno annunciato un nuovo appuntamento nazionale fissato per il 31 gennaio, rilanciando la mobilitazione contro lo sgombero. Intanto è esplosa la polemica politica per la presenza al corteo di un assessore comunale appartenente ad Alleanza Verdi e Sinistra, circostanza che ha suscitato critiche da parte delle forze di maggioranza.
Sul fronte governativo, il ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo ha definito Askatasuna un “centro di eversione”, mentre il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha condannato duramente l’assalto alla sede del quotidiano La Stampa, definendolo “una roba da nazisti”. Le indagini sugli scontri e sui danneggiamenti sono in corso.
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