Il caso: Militare ingiustamente accusato da vicino affetto da disturbo della personalità
L'imputato dovrà continuare per un altro anno il percorso di terapia presso il Centro di Salute Mentale di Rimini
Aveva preso di mira, tra i suoi condomini, un Militare, destinatario di accuse inventate. Un 43enne riminese, difeso dall’avvocato Niccolò Durzi, è stato processato per atti persecutori e assolto perché incapace di intendere e di volere, come sancito nella perizia da Matilde Forghieri, la consulente nominata dal tribunale.
L’imputato, affetto da un disturbo della personalità, dovrà continuare per un altro anno il percorso di terapia presso il Centro di Salute Mentale di Rimini.
A dare origine alla vicenda, risalente al biennio 2020-2022, erano state proprio le manie di persecuzione del 43enne, convinto che i suoi condomini ce l’avessero con lui. Lamentava molestie notturne, a suo dire i vicini producevano rumore per tenerlo sveglio, ma soprattutto aveva individuato nel suo maggior persecutore un 40enne Militare dell’esercito, costretto poi a fare denuncia ai Carabinieri.
Quest’ultimo infatti era stato accusato di avere problemi mentali e di aver percosso un anziana del condominio. Per questo si era ritrovato, a casa, le visite di assistenti sociali, senza dimenticare le 14 e-mail inviate dal 43enne ai superiori del Militare, con le quali aveva denunciato comportamenti aggressivi, minacce e addirittura tentativi di truffe. Il Militare, suo malgrado, era stato ammonito dai propri superiori per accuse totalmente inventate e infondate.
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