Il manuale del beach tennis
IL MANUALE DEL BEACH TENNISA cura di Marco QuarantiniLa storia, la tecnica ed i protagonisti del beach-tennis raccontati attraverso le parole di chi questo sport lo segue dai suoi esordi e dallo stess...


IL MANUALE DEL BEACH TENNIS
A cura di Marco Quarantini
La storia, la tecnica ed i protagonisti del beach-tennis raccontati attraverso le parole di chi questo sport lo segue dai suoi esordi e dallo stesso autore, Marco Quarantini, dentista bolognese che scopre la passione per questa disciplina due anni fa quando, in un assolato pomeriggio estivo, si trova ad assistere ad una finale di professionisti, capaci di alternare sapientemente slanci atletici ed esibizioni dall’indiscussa maestria.
Un manuale indispensabile per gli appassionati di questo sport, ricco di preziosi suggerimenti tecnici e tattici, utili sia ai principianti che ai giocatori di livello più avanzato. Tra i tanti argomenti trattati: la storia del beach tennis, la scelta dell’attrezzatura, le regole di gioco, le posizioni ed i colpi fondamentali, la dieta ideale, l’importanza di un buon maestro, l’allenamento fisico e mentale, la traumatologia, le schede tecniche dei giocatori e delle giocatrici più importanti.
Campioni quali Matteo Marighella, Alex Mingozzi, Alessandro Calbucci, Alan Maldini, Paolo Tazzari, Simona Bonadonna, in virtù della loro esperienza, hanno contribuito ai capitoli tecnici di questo manuale.
Gli anni più significativi per l’affermazione di questo sport, come emerge dal libro, sono indubbiamente il 1995 ed il 2003: nel ‘95 a Marina di Ravenna si gioca il primo torneo a cui viene dato il nome di “Memorial Fiorellini” in onore di Marco Fiorellini, giocatore scomparso prematuramente; nel 2003 si giunge all’internazionalizzazione del gioco, grazie ad un francese originario dell’isola di Reunion che decide di portare il beach tennis nella propria isola.
Negli anni, la diffusione in Italia di questa disciplina sportiva si estende dalle spiagge ravennati ai lidi ferraresi, fino ad arrivare alle coste di Lazio, Sardegna, Sicilia, Puglia, Toscana e Veneto. In Europa ed in Australia, invece, nei primi anni Duemila, si assiste alla nascita di un beach tennis “americano”, grazie ad alcuni tennisti statunitensi, in vacanza nell’isola di Aruba, indispettiti per la mancanza di campi di allenamento.
Un fermento veloce e contagioso, dunque, favorito da internet e da ingenti strutture al coperto, che hanno permesso al beach tennis di essere praticato tutto l’anno, a dispetto delle avverse condizioni meteo, così da compiere, in poco più di quindici anni, un cammino davvero straordinario.