Imprese artigiane in provincia di Rimini, primo semestre 2025: saldo positivo nonostante il calo in alcuni settori
Costruzioni, servizi alla persona e ICT guidano la crescita, mentre manifatturiero e commercio registrano lievi flessioni

Nel primo semestre dell’anno, in provincia di Rimini, la numerosità delle imprese attive è stabile e il saldo tra imprese artigiane iscritte e cancellate è positivo. Sostanzialmente stabili i settori costruzioni e attività di alloggio e ristorazione. Crescono le attività artigiane nei settori dei servizi alla persona, dei servizi alle imprese, nelle attività professionali, scientifiche e tecniche e nei servizi di ICT. Lieve calo nei trasporti, mentre risultano in flessione manifatturiero e commercio.
Queste, in sintesi, le principali risultanze relative alla dinamica delle imprese artigiane nel corso del primo semestre appena trascorso, derivanti dai dati Infocamere-Movimprese elaborati dall’Osservatorio economico e sociale della Camera di commercio della Romagna.
Sistema imprenditoriale: area Romagna – Forlì-Cesena e Rimini
In base ai dati Infocamere-Movimprese, elaborati dalla Camera di commercio della Romagna, la dinamica anagrafica delle imprese artigiane nel corso del primo semestre del 2025 riporta 966 iscrizioni al Registro imprese e 914 cessazioni (al netto delle cancellazioni d’ufficio), con un saldo positivo di 52 unità.
Al 30 giugno 2025, sono 20.963 le imprese artigiane attive, -0,2% rispetto al medesimo periodo del 2024 (-1,6% il trend regionale e -1,2% quello nazionale). Alla data in esame, il 29,9% delle imprese attive totali è artigiana, a fronte del 30,5% dell’Emilia-Romagna e del 24,5% dell’Italia. Le ditte individuali, che rappresentano la maggioranza assoluta delle forme giuridiche artigiane (il 73,1%), sono in aumento del 2,4%. Le società di capitale, che costituiscono l’8,0% delle imprese artigiane del territorio, sono in aumento del 6,8%. In flessione le società di persone (-4,2%) che costituiscono il 17,2% del totale imprese artigiane.
Per quel che riguarda i settori economici i principali risultano, nell’ordine: Costruzioni (40,5% l'incidenza sul totale delle imprese attive, -0,2% la dinamica rispetto al 30 giugno 2024); Manifatturiero (18,9%) in diminuzione del 2,9%; “Altre attività di servizio” (che comprendono i servizi alla persona come acconciatori e centri estetici) (13,2%) in crescita dell’1,3%; “Trasporto e magazzinaggio” (7,1%) in flessione dello 0,6%.
Variazioni negative per il Commercio (incidenza pari al 5,2%, -0,4%), Attività di alloggio e ristorazione (incidenza 5,0%, -1,0% la dinamica); in aumento, invece, le attività artigiane nei servizi alle imprese (“Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese”, incidenza del 3,7% sul totale, +4,7% la dinamica), nelle “Attività professionali, scientifiche e tecniche” (incidenza del 2,5%, +2,6% la variazione), nei servizi di ICT (incidenza 1,7%, +8,0% la dinamica).
Sistema imprenditoriale: focus sulla provincia di Rimini
In base ai dati Infocamere-Movimprese, elaborati dalla Camera di commercio della Romagna, la dinamica anagrafica delle imprese artigiane nel corso del primo semestre del 2025 in provincia di Rimini riporta 460 iscrizioni al Registro imprese e 427 cessazioni (al netto delle cancellazioni d’ufficio), con un saldo positivo di 33 unità.
Al 30 giugno 2025, sono 9.618 le imprese artigiane attive, -0,2% rispetto al medesimo periodo del 2024 (-1,6% il trend regionale e -1,2% quello nazionale). Alla data in esame, il 27,8% delle imprese attive totali è artigiana, a fronte del 30,5% dell’Emilia-Romagna e del 24,5% dell’Italia. Le ditte individuali, che rappresentano la maggioranza assoluta delle forme giuridiche artigiane (73,4%), sono stabili (+0,1% rispetto ai 12 mesi precedenti). Le società di capitale, che costituiscono il 9,7% delle imprese artigiane del territorio, sono in aumento del 5,2%, mentre le società di persone (16,7% l’incidenza) sono diminuite del 4,2%.
Con riferimento alle aggregazioni territoriali della provincia di Rimini, in generale, nelle aree collinari (dove si localizza il 21,8% delle imprese artigiane) l’intensità dell’artigianato è superiore alla media provinciale e la dinamica imprenditoriale è in flessione (-1,2%), mentre appare minore in pianura e nei Comuni della riviera, dove tuttavia si concentra più dei due terzi delle attività artigiane e dove la dinamica imprenditoriale appare stabile. Tra i Comuni della costa, quello di Rimini risulta prevalente con il 39,1% del totale delle attività artigiane, in aumento dello 0,6% (e dove una impresa su 4 è artigiana). L’intensità artigiana (numero imprese artigiane sul totale delle imprese attive) è superiore alla media provinciale nelle Vallate (Valconca e Valmarecchia), in cui ha sede circa un quinto del totale dell’artigianato, con una riduzione delle attività pari all’1,0%. Nell’area del Basso Conca, infine, si concentra il 13,5% delle imprese artigiane, con stabilità delle attività imprenditoriali e intensità artigiana superiore alla media provinciale.
Riguardo ai principali settori economici si trovano, nell’ordine, Costruzioni (41,7% incidenza sul totale delle imprese attive) stabile rispetto al 30 giugno 2024, il Manifatturiero (incidenza del 17,6%, -2,8% la dinamica tendenziale), le “Altre attività di servizio” (13,1% del totale, +1,2%) - che comprendono i servizi alla persona come acconciatori e centri estetici - e, in lieve diminuzione, “Trasporto e magazzinaggio” (incidenza del 6,4%, variazione del -0,3%). Variazioni negative per Commercio (incidenza 5,0%, -1,8% la dinamica), sostanzialmente stabili le Attività di alloggio e ristorazione (incidenza pari al 5,7%), mentre crescono le attività artigiane nei servizi alle imprese (“Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese”, incidenza del 3,9% sul totale, +5,6% la dinamica), nelle “Attività professionali, scientifiche e tecniche” (incidenza del 2,5%, +2,6% la variazione) e nei servizi di ICT (1,6%, +4,1%).
I settori che si confermano a più elevata intensità artigiana sono le Costruzioni, il Manifatturiero, le Altre attività di servizio (comprendenti attività di acconciatore e centri estetici) e i Trasporti.