Incontri sessuali con minorenni, tutto nasce dalla denuncia di una 14enne di Cesena
Sono finiti in carcere un 38enne veronese ed ai domiciliari un 55enne ravennate


Adescava sul web ragazze minorenni procurando loro rapporti sessuali a pagamento in tutto il nord Italia chiedendo poi di dividere di guadagni. Con le accuse di prostituzione minorile pluriaggravata, pornografia minorile e detenzione di materiale pedopornografico un 38enne del Veronese è finito in carcere al culmine di un’indagine condotta dai carabinieri di Forlì e coordinata dalla Procura distrettuale di Bologna.
Tutto nasce dalla denuncia di una 14enne di Cesena che si era rivolta all’Arma denunciando di essere stata abusata da un 55enne di Ravenna a cui aveva rifiutato un rapporto a pagamento. Richiesta arrivata dopo un contatto da un annuncio sul web a cui era seguito un incontro. Da qui le indagini hanno poi portato al 38enne, tra l’altro già arrestato nel recente passato per detenzione di materiale pedopornografico. La perquisizione effettuata presso la sua abitazione, in provincia di Verona, ha permesso di sequestrare numerosi dispositivi informatici, presumibilmente utilizzati dall’uomo per adescare le minorenni. Il sospetto degli investigatori si è rivelato fondato quando sono stati esaminati i computer e i telefoni cellulari sequestrati. L’uomo era riuscito ad attirare numerose ragazzine attraverso alcune chat, proponendo loro degli incontri per ricevere prestazioni sessuali in cambio di soldi o, addirittura, pacchetti di sigarette. In alcuni casi le minori sono state indotte a girare video sessualmente espliciti, anche con scene di sesso con coetanei, inviati al trentottenne veronese in cambio di ricariche telefoniche.
L’analisi forense dei dispositivi informatici sequestrati ha consentito di rinvenire numerosi file pedopornografici nonché di ricostruire la fitta rete di annunci on-line pubblicati dall’indagato, il quale procurava incontri sessuali a pagamento alle minori, allettandole con la possibilità di facili guadagni, chiedendo di dividere con lui la somma riscossa. L’attività di adescamento si estendeva dal Veneto alla Lombardia, fino ad arrivare in Romagna. Il 55enne autore dell’abuso è stato posto agli arresti domiciliari per violenza sessuale aggravata e tentata induzione alla prostituzione minorile.