Ipotesi mini Irpef al 10% sugli aumenti dei contratti
Ok alla risoluzione di maggioranza sul Dpfp, Consiglio dei ministri il 14 ottobre


Un’aliquota Irpef ridotta al 10% sugli aumenti stabiliti dai rinnovi contrattuali a partire dal 1° gennaio: è questa una delle principali ipotesi allo studio del Ministero del Lavoro in vista della prossima legge di Bilancio. La misura punta a sostenere i redditi dei lavoratori e a incentivare i rinnovi dei contratti collettivi.
In caso di mancato rinnovo entro 24 mesi dalla scadenza, è inoltre previsto un adeguamento automatico delle retribuzioni all’indice d’inflazione Ipca, al fine di tutelare il potere d’acquisto dei salari.
Tra le altre proposte, una tassazione sostitutiva fissa al 10% per le ore di straordinario, il lavoro festivo e notturno, e per le indennità legate al lavoro a turni, entro il limite di 4.000 euro lordi annui. Si ipotizza anche un ampliamento dei tetti per l’applicazione dell’aliquota agevolata al 10% su premi di risultato, fringe benefit e altri strumenti di welfare aziendale.
Intanto, il Parlamento ha approvato la risoluzione di maggioranza sul Documento programmatico di finanza pubblica (Dpfp), che definisce il quadro macroeconomico e le priorità del Governo in vista della manovra. Il Consiglio dei ministri è convocato per martedì 14 ottobre, quando dovrebbe arrivare il via libera definitivo alla legge di Bilancio.