Istituto Studio Tumori di Meldola: punta di diamante della ricerca, rinnova il suo status

Il Ministero della Salute rinnova il riconoscimento all’Istituto “Dino Amadori”: ricerca e terapie oncologiche sempre più al centro della sanità romagnola

A cura di Redazione
19 agosto 2025 15:02
Istituto Studio Tumori di Meldola: punta di diamante della ricerca, rinnova il suo status - Foto di Fabio Blaco
Foto di Fabio Blaco
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L’Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori “Dino Amadori” di Meldola resta ufficialmente un Irccs, Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico. Il decreto del Ministero della Salute rinnova per altri due anni un riconoscimento che certifica l’eccellenza nazionale dell’Irst nella ricerca e nelle terapie oncologiche avanzate.

Un risultato che arriva a quasi vent’anni dalla nascita e che conferma la bontà di un modello unico: un’alleanza pubblico-privato senza scopo di lucro che coinvolge Regione, Ausl Romagna, Università di Bologna, Comune di Meldola, IOR e fondazioni bancarie.

“L’Irst è la punta di diamante della ricerca in Romagna, ma deve crescere ancora” ha commentato il presidente della Regione, Michele de Pascale. Sulla stessa linea l’assessore regionale alla Sanità, Massimo Fabi: “Un riconoscimento che dimostra la solidità di un progetto innovativo e la forza di una collaborazione virtuosa”.

Per la direttrice generale Cristina Marchesi “non è solo un atto formale, ma la conferma della missione di cura e ricerca che guida l’istituto”. E per il direttore scientifico Nicola Normanno è la prova che “la qualità della produzione scientifica e la capacità di innovare nei percorsi terapeutici mettono davvero il paziente al centro”.

Con la conferma della qualifica, l’Irst rafforza il suo ruolo di perno della rete oncologica romagnola, affiancandosi agli altri quattro IRCCS presenti in Emilia-Romagna e consolidando la sua posizione di riferimento nazionale nella lotta contro i tumori.

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