La Bce lascia invariati i tassi e rivede al rialzo le stime di crescita
Il costo del denaro resta al 2%. Migliorano le prospettive per l’area euro: Pil previsto in aumento dell’1,4% nel 2025
La Banca centrale europea ha deciso di lasciare invariati i tassi di interesse, mantenendo il costo del denaro al 2%, livello raggiunto lo scorso giugno dopo una fase di allentamento monetario che ha portato a otto tagli consecutivi per un totale di due punti percentuali in un anno. Restano dunque fermi anche gli altri principali tassi di riferimento: quello sulle operazioni di rifinanziamento principali al 2,15% e quello sui prestiti marginali al 2,40%.
Accanto alla conferma della politica monetaria, Francoforte ha aggiornato le proprie previsioni macroeconomiche, rivedendo al rialzo le stime di crescita dell’area euro. Per il 2025 il Pil è ora atteso in aumento dell’1,4%, rispetto all’1,2% stimato tre mesi fa. Migliorano anche le prospettive per gli anni successivi: la crescita prevista per il 2026 sale all’1,2% dall’1%, mentre quella per il 2027 viene portata all’1,4% dall’1,3%.
«La crescita economica dovrebbe essere più sostenuta rispetto alle proiezioni di settembre, trainata in particolare dalla domanda interna», ha spiegato la Banca centrale europea in un comunicato, sottolineando segnali di graduale rafforzamento dell’economia dell’Eurozona nonostante un contesto internazionale ancora incerto.
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