Lo scorso luglio la Tenuta del Monsignore dei fratelli Bacchini è stata iscritta dalla Camera di Commercio nel Registro delle Imprese Storiche, in quanto la storia dell’azienda risale fino all’anno 1385, prima vendemmia attestata.
Per ricostruire la storia, la famiglia Bacchini ed in particolare Sandro, esperto e appassionato, si è avvalsa del contributo di esperti storici, in particolare Maria Lucia de Nicolò, Francesco Raimondi e Emiliano Bianchi che hanno permesso di ricostruire genealogia, vicende storiche, ma anche l’evoluzione dell’azienda agricola fino ad oggi.
Per questo motivo, insieme a Sandro Bacchini, il Comune di San Giovanni in Marignano ha voluto celebrare la Tenuta del Monsignore con una cerimonia pubblica, al teatro Massari, alla presenza di autorità ed altre persone che in maniera significativa fanno parte di questa storia, per celebrare e festeggiare questo importante traguardo.
“Non sono molte le realtà che possono vantare secoli di storia, e questo traguardo è ancora più significativo – afferma il sindaco Daniele Morelli- se consideriamo che si tratta di una piccola azienda agricola familiare, che ha saputo nei secoli evolversi e modernizzarsi, mantenendo sempre uno stretto legame tra azienda e famiglia”.
“C’è una simbiosi tra famiglia e terra nella storia della famiglia Bacchini, che ha percorso 19 generazioni e 638 anni di storia radicati tra San Giovanni in Marignano e i Comuni limitrofi, in particolare Saludecio, San Clemente, Gradara, Misano Adriatico e Cattolica“, ha evidenziato Morelli.
“Per questo – dice – abbiamo tenuto ad invitare i sindaci di questi Comuni, la Provincia e la Regione per sottolineare l’importanza di questo riconoscimento che è passato, ma anche presente e futuro e sottolineare il valore della Tenuta del Monsignore per il nostro territorio. Tantissimi hanno raccolto con gioia questo invito e noi siamo davvero orgogliosi di avere ospitato questa cerimonia presso il nostro gioiello, il Teatro A. Massari”.
Anche il presidente della Provincia Sadegholvaad e l’assessore regionale Mammi, oltre a portare i complimenti per il prestigioso riconoscimento, hanno sottolineato l’apprezzamento per la capacità imprenditoriale della famiglia, lo spirito attivo che ha permesso di innovarsi nei secoli, ma anche il grande dinamismo capace di rispondere alle sfide antiche e nuove di una realtà che da familiare è diventata imprenditoriale.
La Tenuta del Monsignore, la famiglia Bacchini sul palco
Grande protagonista della serata è stato Sandro Bacchini che, con le sue doti oratorie, ha incantato il pubblico presente, raccontando la storia della famiglia, il percorso per arrivare al riconoscimento, ma anche il suo presente di babbo e nonni che sta trasmettendo valori e tradizioni dei Bacchini alle future generazioni.
Presenti insieme a lui Nicoletta, la figlia e Nicolò, il nipote, futuro della famiglia Bacchini che Sandro spera resti sempre legato indissolubilmente al vino e alla Tenuta del Monsignore. Sandro ha intrattenuto i presenti con racconti e memorie ma ha anche manifestato il suo spirito ancora combattivo ed il forte desiderio di continuare a valorizzare la tradizione e l’identità della famiglia, nonché il suo contributo nella storia tra passato e futuro.
Al termine della cerimonia, la famiglia Bacchini ha offerto ai presenti un rifresco presso la Tenuta, occasione per un brindisi con tutti gli intervenuti, oltre 100 persone tra stampa, associazioni di categoria, sommelier, storici, amministrazioni, istituzioni e amici della famiglia, arrivati anche da altre regioni per festeggiare e celebrare questa occasione.
La Tenuta del Monsignore, 82 ettari di vigneto e 20 di oliveto
L’azienda Tenuta del Monsignore conta oggi 148 ettari, di cui 82 di vigneto e 20 oliveto, una cantina da 15.000 ettolitri e un frantoio all’avanguardia. Ora, inoltre, svolge attività agrituristica, restando un punto di riferimento per il mondo vitivinicolo per la sua capacità di innovarsi e offrire un contributo fondamentale alla crescita dell’agricoltura e della viticoltura.
I vigneti sono oggi ubicati in 3 Comuni vicini tra loro: San Giovanni in Marignano e Saludecio in provincia di Rimini (in Romagna) e a Gradara, in provincia di Pesaro e Urbino. L’azienda produce Trebbiano, Pagadebit, Chardonnet, Riesling Renano, Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Merlot, Terrano del Carso.