Le dimore storiche raccontano il territorio: a Santarcangelo si riapre la casa di Giulio Turci

In occasione della IV edizione di “Carte in Dimora”, il pubblico potrà visitare gratuitamente la storica abitazione del pittore, oggi parte dell’Associazione Case della Memoria

A cura di Grazia Antonioli Redazione
08 ottobre 2025 10:42
Le dimore storiche raccontano il territorio: a Santarcangelo si riapre la casa di Giulio Turci -
Condividi

Sabato 11 ottobre, in occasione della IV edizione di “Carte in dimora. Archivi e Biblioteche: storie tra passato e futuro”, apre gratuitamente al pubblico “Un Nido di Passeri”, l’abitazione in cui visse Giulio Turci, pittore, musicista e fotografo situata nel cuore di Santarcangelo di Romagna. Questo piccolo gioiello, che oggi fa parte dell’Associazione Nazionale Case della Memoria, sarà accessibile nuovamente in occasione dell’evento organizzato dall’Associazione Dimore Storiche. Le visite guidate della durata di un’ora ciascuna si terranno alle 10, 11, 12, 15.30, 16.30 e 17.30.

“Carte in Dimora sta diventando ormai un appuntamento fisso dell’autunno per molte famiglie e appassionati, e questo non può che renderci felici, perché dimostra l’interesse e la curiosità che cittadini e turisti nutrono verso il patrimonio storico e culturale custodito nelle nostre dimore” – dichiara Beatrice Fontaine, presidente dell’Associazione Dimore Storiche Italiane – Sezione Emilia-Romagna. “Con questo evento vogliamo sottolineare l’importante ruolo che le dimore svolgono per i territori, promuovendo il turismo e sostenendo al contempo l’economia locale. Mi riferisco soprattutto a quelle aree interne e decentrate dove le dimore storiche rappresentano un presidio identitario e un motore di sviluppo culturale ed economico, capace di rafforzare un legame profondo con le piccole comunità. La loro presenza è cruciale – aggiunge Fontaine – per sostenere filiere come quella artigiana e delle manutenzioni, o come quella turistica e della conoscenza, come nel caso di Carte in Dimora. Le dimore private di interesse storico sono veri e propri stabilimenti produttivi culturali, non delocalizzabili, in grado di generare valore sociale ed economico strettamente legato al territorio.”

 

L’iniziativa, che ha ricevuto il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO e dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani, si svolge in collaborazione con Case della memoria, RIStorAMI, Fondazione Einaudi e Fondazione Roberto Capucci. Ma in primis la condivisione con la Direzione Generale Archivi del Ministero della Cultura e con la Direzione Generale Biblioteche e diritto d'autore del Ministero della Cultura nell’ambito delle manifestazioni volte a promuovere la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio archivistico e librario. Nella giornata di domenica 12 ottobre si proseguirà infatti con “Domenica di Carta”, iniziativa organizzata dal Ministero della Cultura in cui Biblioteche pubbliche e Archivi di Stato saranno aperti al pubblico. Si tratta quindi di un fine settimana dove pubblico e privato collaboreranno in maniera attiva per continuare la crescita culturale, identitaria, economica e sociale del nostro paese.

 

Per informazioni e prenotazioni delle visite alle dimore prescelte consultare il sito

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Segui Altarimini