Lite scolastica, genitori condannati per aver difeso il figlio
Assolti dall’accusa di interruzione di pubblico servizio, ma condannati per lesioni personali
Un litigio tra due ragazzi di 12 anni, uno russo e uno ucraino residenti nel riminese, si è trasformato in una battaglia giudiziaria durata sette anni. Dopo una lite a scuola nel 2017, il ragazzo ucraino è tornato a casa in lacrime, affermando di essere stato picchiato dal coetaneo russo.
Il giorno successivo, i genitori del ragazzo ucraino sono entrati in classe per affrontare il presunto “bullo”, ma hanno oltrepassato il limite, afferrando e strattonando il ragazzo russo. Questo ha portato a denunce e un processo, con i genitori, difesi dall’avvocato Luca Campana e Teresa Rainone, accusati di interruzione di pubblico servizio e lesioni personali.
Alla fine, sono stati assolti dall’accusa di interruzione di pubblico servizio, ma condannati per lesioni personali, con la madre condannata a 20 giorni di arresti domiciliari e il padre a 2 mesi. Inoltre, devono risarcire la parte civile di 700 euro, mentre il padre deve pagare altri 500 euro per violenza privata nei confronti dell’insegnante.
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