Magistratura e separazione delle carriere: dibattito al Cinema Fulgor

Giovedì 18 dicembre incontro aperto alla cittadinanza promosso dal Circolo PD Tre Martiri e dall’Istituto Gramsci

A cura di Grazia Antonioli Redazione
15 dicembre 2025 10:27
Magistratura e separazione delle carriere: dibattito al Cinema Fulgor - Aula tribunale, repertorio
Aula tribunale, repertorio
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Giovedì 18 dicembre alle 18.30 nella sala “Giulietta” del Cinema Fulgor di Rimini, si terrà la conferenza-dibattito “Magistratura e separazione delle carriere: è vero garantismo?”, promossa dal Circolo PD “Tre Martiri” e dall’Istituto “Gramsci” di Rimini. Un’occasione di riflessione aperta alla cittadinanza su temi centrali per lo stato di diritto e per la democrazia costituzionale, a ingresso libero.

L’incontro intende offrire un momento di approfondimento e confronto pubblico in vista del prossimo referendum sulla riforma costituzionale che prevede la separazione delle carriere tra magistratura requirente e giudicante, nonché la riforma del Consiglio Superiore della Magistratura, con l’istituzione di due CSM distinti e l’introduzione di un sistema di nomine tramite sorteggio.

Alla conferenza interverranno la dott.ssa Rossella Talia, già Presidente del Tribunale di Rimini e successivamente del Tribunale di Forlì, e la dott.ssa Elena Valentini, docente di procedura penale presso l’Università “Alma Mater Studiorum” di Bologna. Il dibattito sarà moderato da Maurizio Ghinelli.

Secondo i promotori, non si tratta di una semplice riforma della giustizia, ma di una radicale modifica della Costituzione e dell’ordinamento giudiziario così come disegnati e voluti dalla Carta costituzionale. L’incontro si propone quindi di affrontare alcuni interrogativi cruciali per la tenuta democratica del Paese: se la riforma possa compromettere l’indipendenza dei magistrati, se esista il rischio che i Pubblici Ministeri finiscano sotto il controllo politico del Governo, se il ruolo del P.M. venga realmente ridimensionato o possa invece diventare più forte e inquisitorio, e se un Consiglio Superiore della Magistratura nominato per sorteggio possa essere davvero indipendente o risulti, al contrario, condizionato dalle maggioranze politiche.

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