Maltrattamenti e revenge porn: indagato professionista riminese

Un professionista riminese di 64 anni si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio con il giudice per essere indagato per maltrattamenti in famiglia e diffusione illecita di immagini sessualmente esplicite. Il giudice ha emesso una misura coercitiva che include il divieto di avvicinamento alla persona offesa e il possibile utilizzo del braccialetto elettronico, al quale l’uomo ha acconsentito. Il suo avvocato ha spiegato che hanno scelto di non rispondere anche per rispetto della vittima.

La vicenda riguarda una relazione affettiva che ha preso una piega negativa, trasformandosi in maltrattamenti e revenge porn. L’uomo avrebbe minacciato la donna di diffondere foto intime, causandole gravi disagi psicologici e costringendola a cambiare le sue abitudini di vita. Le indagini della polizia hanno rivelato una serie di comportamenti vessatori e minacce, anche sul luogo di lavoro della vittima. Il giudice ha evidenziato la personalità controllante e intimidatoria dell’indagato, già coinvolto in procedimenti penali simili in passato.