Manovra, ok all’emendamento sull’oro di Bankitalia: saltano norme su pensioni, Tfr e assicurazioni
Via libera in commissione Bilancio del Senato all’emendamento, confermate le misure su iperammortamento, investimenti green e Pnrr. Cambia la ritenuta d’acconto per le imprese, mentre le modifiche su pensioni e Tfr vengono accantonate
La commissione Bilancio del Senato ha dato il via libera all’emendamento alla manovra sull’oro della Banca d’Italia, come riferito dal senatore della Lega e relatore Claudio Borghi.
Contestualmente, è stato depositato un nuovo emendamento del governo contenente le misure sull’iperammortamento, confermate nella stessa formulazione precedente e quindi prorogate fino al 2028, insieme alla stretta sugli investimenti green e alla rimodulazione del Pnrr.
Saltano invece tutte le norme sulle pensioni e quelle relative al TFR per i nuovi assunti. Il nuovo emendamento prevede inoltre una modifica della ritenuta d’acconto per le imprese: la misura sarà anticipata al 2028 con un’aliquota dello 0,5% – al netto dell’Iva – dell’importo da corrispondere, mentre dal 2029 resterà confermata all’1%. L’impatto previsto supera i 700 milioni di euro già dal primo anno, raddoppiando negli anni successivi.
Sulla questione, il capogruppo dem in Senato, Francesco Boccia, ha dichiarato in Aula a Palazzo Madama: “Il ministro dell’Economia è stato smentito dal suo stesso partito. Chiediamo che la questione venga portata immediatamente in Parlamento o che rassegni le dimissioni. La commissione è in gravissimo ritardo e in queste condizioni sarà difficilissimo essere in Aula lunedì mattina.”
Dal fronte Lega, il capogruppo al Senato Massimiliano Romeo ha precisato: “Nessuno scontro interno alla Lega. Ho chiamato Giorgetti, anche lui contrario alla stretta sulle pensioni.”
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